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IL RAGAZZO CHE GIOCA COL CUORE

Napoli, Niederhauser su Denis Zakaria: “Giocatore moderno box-to-box, ai tempi del Servette…”

SINSHEIM, GERMANY - APRIL 21: Denis Zakaria of Borussia Moenchengladbach gestures during the Bundesliga match between TSG Hoffenheim and Borussia Moenchengladbach at PreZero-Arena on April 21, 2021 in Sinsheim, Germany. (Photo by Matthias Hangst/Getty Images)

Sono davvero insistenti le voci che vedono il Napoli fortemente interessato a Denis Zakaria, centrocampista svizzero in forza al Borussia Mönchengladbach.

Redazione DDD

Denis Zakaria, classe 1996 è in procinto di cominciare la sua quinta stagione nel club di Bundesliga, dove era approdato nell’estate 2017. Sulle tracce di Zakaria non ci sarebbero solo il Napoli, ma anche alcuni club inglesi. La concorrenza è quindi molto folta.

 (Photo by Lars Baron/Getty Images)

(Photo by Lars Baron/Getty Images)

Per conoscere meglio il calciatore elvetico, “Europa Calcio” ha contattato William Niederhauser, suo allenatore ai tempi delle giovanili del Servette nonché persona decisiva nella sua carriera. Che tipo di giocatore è Zakaria? “Lo conosco ormai da tanti anni. Ai tempi dell’Under 17 e 18 del Servette giocava principalmente da difensore centrale, ma a volte anche da ala destra. Fui io – quando lo allenai nell’Under 21 – a trasformarlo in un centrocampista centrale, in un numero 6 e in un numero 8. Già in quel periodo Denis aveva la mentalità di un grande lavoratore, ascoltava sempre quello che io e il mio staff gli dicevamo, inoltre giocava sempre con il cuore“. La sua è stata una grandissima intuizione tattica. C’è stato un momento chiave? “Dico la verità: l’ho capito molto in fretta che quello era il suo vero ruolo. Andavo spesso a vedere le partite del Servette Under 18, Denis giocava ancora in difesa ma mi ero accorto quasi subito della sua capacità di partecipare alla manovra della squadra, qualità tipica di un centrocampista. Ora infatti è diventato un tipico centrocampista moderno box-to-box. E’ veloce e possiede una grande tecnica, inoltre legge molto bene il gioco e se la cava in fase offensiva che nell’uno contro uno in fase difensiva“.

C’è un momento o una situazione con lui che ancora ricorda del periodo al Servette? “Si presentava al campo di allenamento sempre con il sorriso, la sua attitudine al lavoro mi lasciava incredulo. Appena mi vedeva, mi diceva che non vedeva l’ora di iniziare l’allenamento. Non è stato causale che poco dopo venne convocato dalla Svizzera Under 19“. A maggio Zakaria ha concluso la sua quarta stagione al Gladbach. Cosa pensa di questo suo quadriennio in Germania? “E’ stato sempre costante e ha rispettato ogni step: prima al Servette, poi allo Young Boys e infine al Gladbach, con cui ha giocato quasi tutte le partite, a volte anche da difensore centrale. Il tutto senza dimenticare il suo percorso parallelo con la Svizzera. Ma del resto Denis è bravissimo ad adattarsi alle situazioni in cui si trova. Ogni anno è sempre migliorato. Per questo credo che ora sia giunto il momento del prossimo step, che potrebbe essere in Inghilterra, in Italia o anche in una squadra tedesca più forte del Borussia Mönchengladbach“.

Peraltro, il suo nome è accostato molto al Napoli. “Sì, ho letto dai giornali di questo interessamento. Non conosco così bene la rosa del Napoli, ma – come ho appena detto – Denis ha una grande capacità di adattarsi alle nuove situazioni. So che a Napoli i tifosi sono molto presenti e appassionati, ma al contempo c’è una grande pressione. Lui saprebbe trarne una grande energia“. Fuori dal campo, che ragazzo è Zakaria? “Parliamo di una persona umile e rispettosa. Inoltre non si è mai dimenticato dei suoi amici di infanzia: ogni volta che torna qui a Ginevra è il primo che li chiama per rivederli. Ci tengo sottolinearlo perché, purtroppo, quando si diventa famosi non è scontato conservare la semplicità“.

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