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Napoli, Taglialatela: “Quanto pagherei per fare un’altra partita con lo stadio pieno…”

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L’estremo difensore ricorda gli anni passati a difendere i pali della squadra partenopea, il suo grande amore sportivo

Redazione DDD

203 presenze con la maglia del Napoli tra campionato e coppe negli anni ‘90: Pino Taglialatela è uno dei giocatori della storia partenopea che più ha amato giocare per la squadra e indossare la maglia azzurra.

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Mandatory Credit: Allsport UK

Si è raccontato a StarCasinò Sport, sponsor istituzionale della SSC Napoli, per ripercorrere le tappe della sua intensa esperienza napoletana, che lo ha reso un idolo dei tifosi. Ischitano di nascita e tifoso del Napoli fin da bambino, Pino ha ricordato la prima volta allo stadio San Paolo, ora Stadio Maradona: “Il mio primo giorno a Napoli è stato nel 1978, quando sono andato allo stadio con mio padre: è stata la prima partita che ho visto, c’erano circa 80.000 persone. Avevo 10 anni e parlando con mio padre dissi: “Papà io voglio giocare al San Paolo, anche solo un minuto”. Il suo amore per la squadra andava oltre le cose puramente materiali, come soldi o trofei, come ha raccontato: “Quando andavo a rinnovare i contratti, io li firmavo in bianco, mettendo solo gli anni: 5. Ogni due anni mi chiamava la dirigenza, io scrivevo 5 anni e me ne andavo. Non badavo alla cifra”. Per diverse cose è stato molto apprezzato dalla gente, che a distanza di anni non ha dimenticato l’amore di Pino per la squadra: ci sono stati momenti in cui poteva prendere decisioni diverse per la sua carriera, come confermato: “Tra il ‘94 e il ‘96 ho avuto richieste importanti da Inter, Milan e Roma però ho sempre preferito rimanere a Napoli: per me giocare qui era tutto, era come la nazionale. Ma riconosco che questo è stato sicuramente un limite. Però il fatto che ancora oggi a distanza di tanti anni quando vado a Napoli i tifosi e le persone normali mi fermano per strada è come vincere mille scudetti, mille trofei”.

Dopo diversi anni di gavetta e prestiti nelle serie minori, all’inizio degli anni ’90 inizia a difendere i pali della porta del Napoli come portiere titolare della squadra allenata da Marcello Lippi. Si è contraddistinto per la sua abilità nel parare i rigori, storico quello intercettato a Roberto Baggio in una partita al Meazza. Riguardo questa particolare abilità, ha sottolineato: “Non sono riuscito a fare il record di presenze, ma ho quello dei rigori parati: 12 su 26. È un piccolo orgoglio che tengo nel mio cuore”. Il suo amore per il Napoli era speciale, unico e grande: “La maglia del Napoli è bellissima: c’è il colore del mare e del cielo. Che cosa volete di più? Credo che non ci sia colore più bello. Sono appassionato di maglie ma questa credo sia la più bella”.

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