Torino, Gravillon: “Prima del derby ho capito cosa provano i tifosi per il calcio”

di Bruno Bertucci -

Il giocatore del Torino - Andrew Gravillon - è stato intervistato ai canali ufficiali del club parlando delle sue emozioni nel vestire la maglia granata, raccontando aneddoti interessanti: "L'ultimo giorno di mercato dormivo al mattino. Mi sveglio alle 10.30 del mattino, prendo il telefono e vedo cinque chiamate perse. Mi chiama il mio procuratore e mi dice 'Che stai facendo?'. Io gli rispondo: 'Sto dormendo'. E allora lui: 'Svegliati, fai le valigie in venti minuti che alle 13 devi essere a Parigi'. Io ho fatto le valigie in dieci minuti e poi gli ho chiesto quale fosse la squadra"

"Quando mi ha detto che era il Torino..."

Continua Gravillon: "A quel punto ho preso il primo volo. Ero contentissimo di tornare in Serie A e di venire al Torino. Non avevo seguito tanto il campionato italiano andando in Francia. Ma conoscevo il Toro, sapevo che era forte e so che ha una bella storia. Quindi quando ho saputo che mi voleva ho detto sì".

Il difensore centrale a Toro Channel ha avuto modo di approfondire la tematica tifosi, premendo l'acceleratore sulla stracittadina:" È una squadra che vive molto il calcio. L'ho notato prima del derby con la Juventus. E anche con il Filadelfia a porte aperte. Non mi aspettavo tutta quella gente. In passato in altre squadre quando c'erano gli allenamenti a porte aperte c'erano una cinquantina di persone. Al Filadelfia la tribuna era piena e i tifosi cantavano. È bellissimo, ti dà una carica in più per la partita. Per noi è importante avere una tifoseria che ti segue sempre, a prescindere dal risultato".