TUTTO IL MONDO DI MARIALUISA JACOBELLI

ESCLUSIVA DDD – Intervista a Marialuisa Jacobelli: “Sogno di fare l’inviata Champions e condurre Sanremo”

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Sogni, passioni, progetti e tanto calcio. Marialuisa Jacobelli si racconta in esclusiva a DerbyDerbyDerby.
Sergio Pace
Sergio Pace Redattore 

La conduttrice e giornalista sportiva figlia di Xavier Jacobelli, seguitissima sui social (2,8 milioni di followers su Instagram), si è raccontata in esclusiva alla redazione di DerbyDerbyDerby. Bel volto di Sportmediaset, Marialuisa ha ben chiaro che strada percorrere a livello professionale. La passione per il calcio l'ha ereditata sin da piccola, con il tempo ne ha fatto il suo lavoro. E tra partecipazioni a reality show, programmi tv di calcio, un calendario e un libro, la Jacobelli ci ha rivelato il suo sogno nel cassetto. Coraggiosa, determinata, bella, brava e con una sana cultura del lavoro. A tutto Marialuisa Jacobelli.

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Modella, conduttrice, giornalista sportiva e influencer. Marialuisa, non ti fai mancare proprio nulla! Ma, prima di tutto, appassionata di calcio sin da piccola. Inevitabile, no? 

"Sì, la passione per il calcio l'ho avuta sin da piccola, da quando avevo 3-4 anni. In famiglia si guardavano solo partite di calcio in tv. Allo stadio sono andata che ero piccolissima!".

Il grande pubblico ti ha conosciuto anche in tv al reality show Temptation Island. Passo dopo passo ti sei fatta strada nel mondo del giornalismo sportivo (Direttacalcio di Topcalcio24, Telelombardia QSVS,  Rai e DAZN). Ora ti ritroviamo a Sportmediaset. Quanto sei orgogliosa del tuo percorso professionale in questo mondo?

"Ho iniziato a fine 2017 nel programma Diretta calcio di Topcalcio24 come giornalista sportiva. Poi con QSVS di Telelombardia, Calcio&Mercato di Rai2 e Rai Sport, Quelli che… la serie B di Rai2, DAZN e adesso Sportmediaset, in cui ho fatto anche Pressing - Lunedì. Ho partecipato a Temptation Island nell'estate 2020. Ho fatto anche un film, un calendario (per For Men Magazine). Sono certamente orgogliosa del mio percorso professionale, ma per come son fatta non mi accontento. So che c'è ancora molta strada da fare!".

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Hai un grande punto di riferimento in famiglia per quanto riguarda il giornalismo sportivo. Marialuisa sulle orme di papà Xavier Jacobelli. Quanto e cosa vorresti "rubare" a tuo padre nel modo di fare giornalismo?

"Ognuno di noi deve essere se stesso. Poi è chiaro che da mio padre ci sono cose da cui imparare dopo 40 anni di carriera. Voglio comunque seguire il mio percorso senza dover copiare gli altri".

Sei nata a Bergamo e simpatizzi Atalanta. Cosa ti aspetti dalla prossima stagione della Dea dopo il ritorno in Europa?

"La conferma di Gasperini è una garanzia. L'Atalanta non ha sempre brillato nella stagione appena terminata, ma è comunque riuscita ad ottenere una qualificazione europea. E l'Atalanta in Europa a Bergamo può solo che far piacere. Penso che, con un buon mercato, la Dea potrà continuare a dare del filo da torcere alle big del nostro campionato".

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Il calciomercato sta avendo un inizio abbastanza frenetico. Come si stanno muovendo secondo te le big in Italia? Cosa ne pensi della cessione di Tonali al Newcastle? E Frattesi-Inter?

"Devo essere sincera: la cessione di Tonali proprio non me l'aspettavo. Credo che i tifosi milanisti siano abbastanza delusi e arrabbiati perché Tonali era destinato a diventare una bandiera rossonera, anche se nel calcio di oggi di bandiere non ce ne sono più. Però, parlandone anche con colleghi giornalisti, un fattore positivo c'è. Con una buona parte dei soldi ricavati dalla cessione di Tonali al Newcastle, il Milan potrebbe fare un buon mercato. Frattesi? Penso che andrà all'Inter. I tifosi nerazzurri possono essere contenti con la coppia Frattesi-Barella a centrocampo. L'Inter, a parer mio, era già la squadra più forte quest'anno. Con il probabile ingresso di Frattesi e la conferma dei big, la squadra di Simone Inzaghi sarà ancor più attrezzata per la prossima stagione. Ma mancano due mesi di mercato, è ancora lunga...".

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Tra meno di un mese avranno inizio in Australia e Nuova Zelanda i Mondiali femminili. Dopo l'exploit delle "Ragazze Mondiali" nella rassegna iridata in Francia nel 2019 e la delusione per gli Europei disputati l'anno scorso in Inghilterra, cosa ti aspetti dalle ragazze della ct Milena Bertolini (le azzurre sono state inserite nel Girone G con Argentina, Sudafrica e Svezia)? Da un anno il calcio femminile è passato al professionismo. A tuo parere ci sono ancora margini di miglioramento?

"Il girone per le azzurre non è semplice. Ho potuto vedere da vicino il gruppo allenato dalla ct Bertolini e devo dire che le ragazze sono grintose e determinate. Un grosso in bocca al lupo a tutte loro per il Mondiale! Sì, penso che il movimento calcistico femminile in Italia possa ancora crescere parecchio, soprattutto a livello mediatico e di visibilità".

Oltre al giornalismo sportivo, hai un sogno nel cassetto che custodisci con cura?

"A livello calcistico vorrei fare l'inviata per le partite di Champions League, seguendo sia le squadre italiane che quelle straniere. All'infuori del calcio mi piacerebbe condurre Sanremo!".

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Il 30 maggio scorso è uscito il tuo libro "Ora sono io - Storia pericolosa di un incontro sbagliato", pubblicato da Rizzoli. Hai voluto raccontare la tua dolorosa e lunga storia di stalking. Con questo libro ti rivolgi in particolare a tutte le donne e ragazze che hanno vissuto, o stanno vivendo, un'esperienza infernale come quella tua. Ma, da questa brutta parentesi della tua vita, hai saputo ricavare un aspetto "positivo" e incoraggiante? 

"Ho cercato di raccontare la mia personale e dolorosa esperienza con questo libro, sperando che ciò serva da stimolo per tutte le donne in difficoltà. Mi auguro che trovino il coraggio di denunciare come ho fatto io. Non è semplice, perché è uno step difficilissimo. Io lo so e lo capisco perché ci sono passata. Ma ci tengo a dire che denunciare è stata la mia salvezza. Questa esperienza mi ha fatto capire che bisogna denunciare subito, anche io potevo agire prima. Ho acquisito maggiore consapevolezza, più forza. Noi donne sappiamo essere enormemente forti!".

 

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