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grifoni e blucerchiati i due popoli in avvicinamento al campionato

di Luca Uccello @Lucaucce Si ricomincia. Un altro campionato da vivere con passione all’ombra della Lanterna. Un’altra stagione con un piccolo grande obiettivo: la salvezza. Inutile nascondersi (Giampaolo è già sotto la sabbia),...

Redazione Derby Derby Derby

di Luca Uccello @Lucaucce

Si ricomincia. Un altro campionato da vivere con passione all'ombra della Lanterna. Un'altra stagione con un piccolo grande obiettivo: la salvezza. Inutile nascondersi (Giampaolo è già sotto la sabbia), figuriamoci sognare (Juric non ci riesce più…). La Sampdoria decide di partire 'a fari spenti' nonostante il Benevento, il Genoa hai piedi ben saldi a terra dopo quello che è successo un anno fa, un incubo per fortuna finito solo con un singhiozzo di paura. Giampaolo e Juric non sono due cattivi, cioè lo so a modo loro, non a parole, a proclami. Non sanno scaldare nonostante le alte, altissime temperature di questi giorni. Come detto il primo fa lo struzzo: “Dobbiamo lavorare tanto e ripartire con lo stesso entusiasmo. L’anno scorso non eravamo granchè all’inizio, ma c’era entusiasmo e la voglia di migliorarsi: a questi va aggiunta la qualitá. La Samp parte a fari spenti con tanta umiltá”, l'altro si tocca le palle. "Partiamo dalla salvezza, tanta roba, come obiettivo. Il ricordo del girone di ritorno, poche vittorie e traguardo alla penultima, fa tenere i piedi a terra. Giusto il profilo basso. Se poi saremo capaci di altro, tanto meglio”. Parole poco Schick da una parte, con un musica diversa (niente tango argentino…) dall'uscita dell'autostrada di Pegli.

Il popolo blucerchiato convive ormai due stagioni con un mercato vivo, vivace, movimentato che piace, a volte no, compreso il suo allenatore. Ma come ha insegnato Preziosi, che non è riuscito a 'liberarsi' del suo Genoa, a decidere è sempre e solo una persona: il presidente. Nel caso Samp è più un pool di persone che ad oggi non ha ancora trovato un attaccante oltre un centrale di fiducia. Giampa non è pienamente soddisfatto, Ivan il terribile nemmeno. Ma per fortuna c'è ancora tempo, una decina di giorni per completarsi, diventare competitivi, vestire l'abito più bello, quelle delle sorprese.

Cosa aggiungere ancora? Non so, non saprei. Credo che lo spettacolo più che sul campo sarà almeno dall'inizio ancora sulle due gradinate. La Sud pronta, bella carica anche se con una parte del cuore in vacanza e una Nord che dovrà decidere con quale spirito affrontare l'ennesima stagione con Preziosi presidente...

 

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