I derby sono spesso considerati come le partite più belle ed emozionanti nel mondo dello sport in generale e non solo in riferimento all’ambito calcistico. Detto questo, ci sono alcune rivalità nell’universo calcistico che sono davvero passate alla storia, visto che le compagini si sono confrontate anche al di fuori del campionato di riferimento.
LE VISIONI DIVERSE DELLA VITA
Derby sudamericani, non solo River Plate e Boca Juniors
Proviamo a pensare a Milan e Inter, che si sono sfidate spesso anche in Champions League. E i derby, soprattutto quando in ballo c’è qualcosa di grande come una finale o addirittura la coppa stessa, possono riservare sempre sorprese di alto profilo. A maggior ragione quando il format della coppa europea per club più importante è stato cambiato, come evidenziato sul blog di Betway, un bookmakers noto per analisi e pronostici sulle scommesse per la Champions, nel loro articolo recentemente pubblicato come approfondimento sul tema di format e premi legati a uno dei tornei più importanti al mondo.
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Il derby in Argentina è diverso…
—In Argentina il calcio è vissuto ancora più che una passione, quasi alla stregua di una vera e propria religione. Il River Plate da una parte e il Boca Juniors dall’altra rappresentano le due fazioni principali, attorno ai quali si snodano le vicende relative al derby.
Due modi di intendere il calcio totalmente differenti. Da una parte c’è il River Plate che nella sua casacca ha eleganza, modernità e ideali, con una direzione ben chiara verso l’Europa e uno spirito progressista. Colore principale? Il bianco, con l’ordine e la pulizia che rappresentano due aspetti che si ritrovano facilmente anche nelle atmosfere fuori dallo stadio, nei parchi della parte più a nord della capital. Dall’altra parte c’è il Boca Juniors, con un alto livello di passionalità, orgoglio, spirito sanguigno e capacità di soffrire, un modo di intendere e di vedere il calcio e lo sport molto più da “barrio”, ovvero da calcio di strada, di quartiere.
Il problema è che quando queste due opposte fazioni si ritrovano nella partita più sentita, ovvero il derby, succede davvero di tutto, sia dentro che fuori dalla Bombonera, lo stadio per eccellenza in Argentina. Bisogna decidere da che parte stare e anche come comportarsi, perché il rischio di farsi male, in qualche caso, è più grande di quel che si possa pensare.
Pensate che l’unico derby che esprime a fondo la sacralità con cui il calcio viene vissuto in terra argentina sia quello tra Boca e River? Vi sbagliate di grosso, dal momento che pure la sfida tra il Central e il Newell’s Old Boys rappresenta una sfida sentita, vissuta con passione e con una rivalità come poche altre al mondo. Un vero e proprio odio che, come si può facilmente intuire, ha origini ben più lontane.
Tutto nasce nel corso degli anni Trenta, quando Central e Newell’s Old Boys si dovrebbero affrontare in una normalissima amichevole di beneficenza organizzata per raccogliere fondi a favore dei malati di lebbra. Ebbene, il Central declina l’invito, cosa che fa letteralmente imbestialire il Newell’s Old Boys. Da quel momento in avanti, nulla fu più come prima. E le storie che si snodano intorno a queste due squadre coinvolgono personaggi anche di un certo spicco nella storia mondiale. Si tratta, ad esempio, di Che Guevara, tifoso del Central, originario di Rosario. Non solo: negli anni Settanta, quando il Central decise di lasciar andare il bomber Aldo Poy, nato e cresciuto a due passi dallo stadio, pensò bene di ribellarsi all’operazione e fuggì in un’isola sul Paranà, mandando a monte tutto. Solo dodici mesi fa mise a segno una delle reti più bella di tutti i tempi in Argentina, esattamente contro gli storici rivali del Newell’s Old Boys.
A Rio va in scena il più classico dei duelli tra ricchi e poveri
—Avete presente l’eterna diatriba tra ricchi e poveri? In alcuni casi si ripropone anche nel mondo del calcio. E quando si parla di calcio brasiliano viene da chiedersi molto più semplicemente. Le due squadre a cui facciamo riferimento sono Fluminense e Flamengo ed effettivamente ogni volta il derby diventa una sorta di questione di “vita o di morte”.
La partita emblema del derby nel calcio brasiliano si disputa nell’iconico stadio del Maracanà, dove nel lontano 1963 si giocò una delle partite più famose nel mondo dello sport. In quell’anno, infatti, un match fece registrare il record di spettatori, pari a oltre 194 mila anime. Detto questo, il derby di Rio mette di fronte due squadre che rispettivamente rappresentano due classi sociali molto diverse a tutti gli effetti. Da una parte c’è la Fluminense, la compagine che si trova nella zona meridionale di Rio, ovvero l’area più ricca della costa di Copacabana. Il Flamengo, invece, è diventato nel tempo identificato come la compagine dei poveri che vivono nelle favelas.
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