VINCENZO BIPARTISAN

Il derby della Capitale come quello delle contrade: il rispetto di tutta Roma per D’Amico

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Vincenzo D'Amico e il derby della Capitale vissuto in maniera non brutale, ma pieno di rispetto e di cultura
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Questo era Vincenzo D'Amico: "Come vivevo il Derby? Lo vivevo come una sfida tra amici. Erano partite da non perdere, come quando da ragazzini si facevano le sfide delle contrade. chi vinceva aveva il predominio sull'altro. Ci conoscevamo tutti al di fuori.In campo ce le davamo di santa ragione, ma una volta che l'arbitro fischiava la fine della partita terminavano le ostilità".

Cultura sportiva D'Amico

Per questo Vincenzo D'Amico era un idolo della Lazio ma allo stesso tempo era rispettato e ben voluto anche dagli avversari che si uniscono al cordoglio.

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È l'esempio della Roma che saluta così "il rivale dei derby" e la sua signorilità: "Uno dei simboli di un’epoca di rivalità. La si unisce al cordoglio per la scomparsa di Vincenzo D’Amico e si stringe al dolore dei suoi familiari".

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L'onore della memoria da parte dei tifosi romanisti

Iconica una sua foto in cui si trova bordo campo a ridere insieme ad Ancelotti e Pruzzo.

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