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Il francese segna il suo primo gol in Serie A nel derby, ma non basta al Milan che perde lo scontro Champions e cede all’Inter il terzo posto

di Angelica Cardoni – Tiémoué Bakayoko non avrebbe potuto scegliere una serata migliore per dimostrare al pubblico di San Siro tutto il suo valore. E per mettere a tacere l’opinione di coloro che lo reputano poco incisivo dal punto...

Redazione DDD

di Angelica Cardoni -

Tiémoué Bakayoko non avrebbe potuto scegliere una serata migliore per dimostrare al pubblico di San Siro tutto il suo valore. E per mettere a tacere l'opinione di coloro che lo reputano poco incisivo dal punto di vista offensivo. O meglio, fondamentale in fase difensiva, ma poco propenso a verticalizzare.

Il francese di origini ivoriane ha segnato il primo gol in Serie A proprio nel derby, la partita più sentita. E lo ha fatto in un momento delicatissimo per i rossoneri, sotto di due gol. Calcio di punizione di Calhanoglu e colpo di testa di Bakayoko per quella rete che ha riacceso le speranze di Gattuso. Almeno per alcuni minuti. E che ha rivoluzionato nell'immediato il Milan, bisognoso di ritrovare certezze con il suo centrocampista di maggiore prestanza fisica. Non è stato un caso che la squadra di Gattuso, fino a poco prima poco presente in attacco, abbia trovato il raddoppio dopo soltanto quattordici minuti. Anche se nel mezzo c'è stato il tris degli avversari.

Un lampo di genio in un derby sconsigliato ai deboli di cuore. Il successo personale di Bakayoko, fino all'ultimo in ballottaggio con Biglia per un posto da titolare, è stato oscurato dal risultato a favore dei nerazzurri. Ma soprattutto dai tanti errori in fase di disimpegno dei rossoneri, dalla leggerezza del calcio di rigore procurato da Castillejo che ha portato al gol di Lautaro. E infine, dal dato più amaro. Il sorpasso al terzo posto dell'Inter nello scontro che vale la Champions.

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