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il loco bielsa rifiuta ecco a voi simone inzaghi

di Valentino Cesarini Arrivato da traghettatore, rimasto da coraggioso e incoronato come migliore. E’ questo il riassunto di ciò che è diventato Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio. Ma un riassunto di sufficienza che tralascia gli...

Redazione Derby Derby Derby

di Valentino Cesarini

Arrivato da traghettatore, rimasto da coraggioso e incoronato come migliore. E' questo il riassunto di ciò che è diventato Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio. Ma un riassunto di sufficienza che tralascia gli anni precedenti in cui, con il club biancoceleste, portò a casa qualche goal rimanendo sempre all'ombra del fratello bomber Filippo. Dal campo alla panchina, il passo, non è stato breve ma sensazionale. El loco Bielsa rifiutò il club di Lotito dopo un lungo periodo di trattative mai concluse che gettarono i tifosi nel buio più totale. E, l'ormai mister Inzaghi, scelse di non abbandonare la nave nonostante le difficoltà preannunciate e la quasi ostilità dei tifosi che non lo consideravano all'altezza. Il resto è quasi storia: vittorie inaspettate e una supercoppa conquistata contro la Juventus. E così, Inzaghino, è passato dall'ombra al sole.

Dai paragoni con il fratello, bomber solo in campo, ai complimenti dell'opinione pubblica. Da allievo ad insegnante, da eterno secondo a primo indiscusso. Una carriera sul trampolino di lancio costruito dal destino che ha messo in fila svariati eventi che lo hanno incollato alla panchina biancoceleste priva di individualità sorprendenti. Pochi campioni a livello tecnico, ma un grande gruppo e un'unione che nella Lazio è sempre mancata. Da Pioli a Petkovic passando per Reja: nessuno ha mai reso il gruppo la vera forza di questa società come ci è riuscito l'ex attaccante. Tanti goal nonostante le poche alternative e grinta da vendere con l'innesto di qualche giovane, vecchia conoscenza del mister, che prima di questa avventura si è occupato di allievi e primavera. Come una cantera: li ha cresciuti, coccolati, corretti e accompagnati al debutto. E nel frattempo ha debuttato anche lui, per la prima volta e senza alcuna esperienza. Forse, la panchina, ce l'ha nel Dna più del goal.

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