TRA LE PAGINE DEL CAMPIONATO...

Di Maria-Italo Svevo, Leao-Ungaretti e Osimhen-Marinetti…

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Calcio e letteratura: due rette "perpendicolari", i big di serie A come gli autori del '900

Redazione DDD

di Matteo Murru -

Quante volte abbiamo sentito dire ‘il calcio è arte!’. Ma vogliamo sfatare questo tabù? E dire che in realtà, il calcio, può essere anche letteratura. Abbiamo provato ad associare i big del nostro campionato ad alcuni autori del 900. Ecco cosa è venuto fuori:

  • Højlund/ Montale
  • Eugenio Montale ha impugnato la sua penna, attraversando le colonne d’ercole delle scritture di Pascoli e D’Annunzio, rivoluzionando la scrittura novecentesca, soggiogando il simbolismo ottocentesco.

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    Eugenio Montale (Photo by Keystone/Getty Images)

    Analogie con Rasmus? Arrivato in incognito, il danese ha già aperto un nuovo capitolo a Bergamo, relegando in panchina due pezzi da 90, che dalla Colombia hanno portato in Italia valanghe di gol. Se deve essere scritto un nuovo capitolo di calcio nell’Atalanta beh, questo privilegio noi lo lasciamo a Højlund.

  • Di Maria / Italo Svevo
  • Straniero a casa sua, in Italia. Quasi estraneo nel contesto in cui si trova. Una figura che brilla di una luce diversa rispetto alla cerchia che lo circonda. Hector Schmitz, in arte Italo Svevo. Angel Di Maria, in arte El Fideo, un calciatore che pensa e gioca in un altro modo rispetto a tutti. Quanto è stato difficile, per chi ama il calcio, vedere sempre Di Maria a mezzo servizio, complici i guai fisici che hanno sempre frenato l’arte. Alludere al bilinguismo di Svevo significa alludere al doppio Di Maria. Matrice sudamericana, esperienza europea.

  • Olivier Giroud / Sandro Penna
  • Penna è stato quello che può essere definito da tanti un Poeta per Poeti; una penna (e ci perdonerete il gioco di parole) tra le più brillanti, nota specialmente alla cerchia di letterati del suo tempo piuttosto che al grande pubblico a cui era diretta la sua scrittura. È cosi che vediamo Olivier Giroud, un attaccante illustre, un bomber di razza che non ha bisogno di presentarsi agli altri attaccanti ma che non ha sempre avuto la stessa considerazione che si ha verso un attaccante così. Olivier però ci ha fatto l’abitudine e oggi sa come far parlare di sé. Ora con 53 gol è il miglior marcatore della nazionale francese.

  • Rafael Leao / Giuseppe Ungaretti
  • Ci riferiamo all’ Ungaretti di sentimento del tempo, opera considerata cardine per ciò che riguarda la corrente dell’ermetismo. Qui inquadriamo Rafael Leao. Un calciatore spettacolare, volutamente complesso e…ermetico. Chissà quali verità nascoste e sottotrame giaciono dentro Rafael Leao. Conscio di avere le doti tecniche per essere al vertice del calcio mondiale, la sua attitudine in campo sembra trasmettere sempre qualcosa di misterioso. Ma magari, proprio come i poeti ermetici, attende solo che dai suoi ‘versi’ astrusi esca fuori la miglior versione di sé. E noi glielo auguriamo.

  • Osimhen / Filippo Tommaso Marinetti 
  • Avanguardia, colpire il presente e smuovere le acque del futuro. Creare un nuovo linguaggio, un nuovo prototipo di uomo, un nuovo prototipo di attaccante. Negli annali nel nostro campionato ci vengono in mente pochissimi esempi da associare al nigeriano. Osimhen non ha assi nella manica, ma questo proprio perché non ha alcun tallone d’Achille. Temerario, audace, sprezzante del pericolo. L’attaccante moderno è Osi-Mask.

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