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LA MIGLIOR DIFESA, L'ETA' PIU' BASSA

Duemila giorni dopo Doha: il miglior Milan nell’era dei 3 punti…

Redazione DDD

Come disse Julio Velasco, “chi vince festeggia, chi perde spiega” e il Milan può festeggiare alla grande uno scudetto stra-meritato, nonostante tante chiacchiere…

di Valentino Cesarini -

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Lo scudetto appena conquistato dal Milan ha una data precisa. È quella del 22 dicembre 2019, quando l’Atalanta schianta il Milan di Pioli con un netto 5 a 0 e Gasperini ironicamente nel finale saltella al grido “chi non salta è rossonero”. I rossoneri sprofondano all’undicesimo posto (dopo 17 giornate) a ben 21 punti dalla coppia Inter-Juventus. Il Natale rossonero è teso, si parla di addio di Pioli e arrivo di Ralf Rangnick, ma la società conferma Pioli e a gennaio torna in rossonero Zlatan Ibrahimovic. Poi arriva il Covid, che ferma tutto. Quando si riprende in estate il Milan chiude al sesto posto entrando in Europa League. La scorsa stagione il Milan si gioca lo scudetto con l’Inter per gran parte della stagione, ma entra in Champions League solamente all’ultima giornata quando i rossoneri vincono 2 a 0 sul campo dell’Atalanta. Un segno del destino! L’estate scorsa, il Milan non viene considerato fra le favorite per la vittoria finale, c’è chi lo mette addirittura fuori dalle prime quattro (e non si tratta di scaramanzia…) fra gli addetti ai lavori. Ma quello che sono riusciti a fare la società, Pioli e i giocatori è qualcosa di incredibile. Il Milan ha vinto il suo 19° scudetto e lo ha fatto meritatamente, anche se magari sulla carta non era la rosa più forte (secondo l’autorevole sito transfermarkt.it a inizio anno il valore della rosa era in quarta posizione).

(Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

Partiamo dai punti totalizzati: ben 86, due punti in meno del 2005/2006, quando però per i fatti di Calciopoli, il Milan venne penalizzato di 30 punti chiudendo in quarta posizione a quota 58. Quindi si tratta del miglior punteggio del Milan nell’era dei tre punti, frutto di 26 vittorie, 8 pareggi e solamente 4 sconfitte, con 69 reti segnate e 31 subite. I rossoneri sono stati la squadra che hanno vinto più gare in campionato, hanno avuto il quarto miglior attacco ma la miglior difesa (insieme al Napoli). Non vogliamo parlare di episodi arbitrali, però non possiamo dimenticare il fattaccio di Milan-Spezia. Sarebbero state tre le sconfitte stagionali e Pioli avrebbe avuto la miglior difesa in solitaria. Tutto è bene quel che finisce bene… Lo scorso anno i social si sono scatenati con post ironici del tipo “rigore per il Milan”, mentre in questa stagione non si è sentito nessuno, anche perché i rossoneri hanno ottenuto 8 calci di rigore (5 realizzati e 3 sbagliati) con l’ultimo che risale addirittura al 17 gennaio 2022 in occasione di Milan-Spezia (Theo Hernandez calciò fuori).

Il Milan non alzava un trofeo dal 23 dicembre 2016, quando a Doha i rossoneri superarono ai rigori la Juventus nella Supercoppa Italiana: sono passati ben 1969 giorni....Il trofeo alzato da Romagnoli al Mapei Stadium ha fatto si che è il Milan è diventato la squadra più giovane a vincere uno scudetto di A nell’era dei tre punti, con un’età di 26 anni e 93 giorni, considerando solo i giocatori impegnati. Mike Maignan, arrivato per sostituire Donnarumma, è stato uno dei protagonisti assoluti. Ben 17 i clean sheet ottenuti dal francese, più quello di Tatarusanu contro il Torino nel girono d’andata. Lo stesso Maignan è stato il portiere con la percentuale più alta di parata nei cinque campionati europei più importanti.