LE SQUADRE VOLTANO PAGINA

Giampaolo, Liverani e Maran cercavano il gioco: poi però arriva il sostituto pragmatico

Redazione DDD

Torino, Parma e Genoa cercavano il gioco, ma quando si lotta per la salvezza si ripiega su un pragmatico. E tanti sono ex...

di Vanni Zagnoli -

Davide Nicola, allora, è l’allenatore scelto dal Torino per sostituire Marco Giampaolo. E’ un altro ex della squadra, da calciatore, a essere scelto per la panchina, come allenatore. Nicola disputò al Toro la stagione 2005-06, conclusa con la promozione in serie A nella finale playoff arbitrata da Farina, fra molte polemiche, contro il Mantova. Che di lì a 5 anni fallì, con il presidente Fabrizio Lori. Gli altri ex giocatori a essere chiamati a guidare la squadra dov’erano stati protagonisti in serie A adesso sono Andrea Pirlo alla Juve e Simone Inzaghi alla Lazio. Tre invece sono i ritorni, da allenatori: Prandelli che aveva allenato la Fiorentina per 5 stagioni, D’Aversa tornato a Parma dopo 4 mesi e Ballardini per la quarta volta al Genoa.

(Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

La ricerca del gioco non basta, se il gioco non arriva la delusione è ancora superiore, nei presidenti, e allora l’esonero è inevitabile. Giampaolo in questo senso non ha fatto meglio di Liverani, viene sostituito da Davide Nicola, uno di sicuro più difensivo, e D’Aversa lo è ancora di più. Del Giampaolo di Empoli e della Sampdoria al Torino si è visto poco e ha avuto comunque quasi un girone e la coppa Italia, non come al Milan. Lì, invece, avrebbe meritato più tempo, rispetto a 7 giornate, o magari sarebbe stato affascinante vederlo allenare Ibrahimovic. A Firenze è stato invece esonerato un pragmatico, Beppe Iachini, per Prandelli, passato dallo 0-3 di Torino, con la Juve, al 6-0 di Napoli. Ecco, difficilmente Iachini ne avrebbe presi 6 in un colpo solo, magari avrebbe piazzato due linee molte corte vicine all’area, come a Parma, nello 0-0 che ha rappresentato l’ultima gara del suo anno viola. Al Genoa, Maran cercava il gioco più di Ballardini, che però sta ottenendo risultati superiori, ultimo lo 0-0 di oggi a Bergamo. Insomma, fra “giochisti” e difensivisti spesso finisce che a essere premiati sono i tecnici che ricercano l’equilibrio, che non hanno paura dell’etichetta di pensare solo al risultato.