LA PRASSI E LE PRIORITA'

Guida agli ultimi giorni di mercato

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Non è certo che arrivi qualcuno in questa sessione, ma le priorità rossonere per giugno appaiono già chiarissime
Massimo Bambara

Comprare tanto per farlo non avrebbe senso e sarebbe anche concettualmente sbagliato. Peraltro, non è mai stato il modus operandi del Milan in questi ultimi anni. Dal 2019 ad oggi, ci sono state tante scelte azzeccate ed alcuni inevitabili errori, ma tutti gli acquisti della società rossonera sono stati comunque il frutto di un lavoro di analisi, di ponderazione, di valutazione dei pro e dei contro anche in ordine al peso finanziario dell’acquisizione. Certamente, anche in questi ultimi giorni di mercato, il club rossonero non si farà guidare dall’istinto e dalla voglia di acquistare qualcuno, ma userà il buonsenso e la ragione, consapevole che l’orizzonte temporale di un acquisto non è e non può essere la partita della prossima settimana.

La base c'è

In realtà, sul tema, il dirigente rossonero Geoffrey Moncada è stato alquanto illuminante qualche settimana fa, in un’intervista rilasciata al canale ufficiale del club. Il direttore dell’area tecnica rossonera ha spiegato chiaramente che “un progetto si fa su due-tre-quattro anni. Adesso abbiamo cambiato tanto, magari il prossimo anno cambieremo due-tre giocatori, ma almeno avremo già la base della squadra che è importante. Vogliamo tutti vincere subito, ma ci vuole un piano per fare le cose bene e portare giocatori, un gruppo forte ogni anno”. Moncada ha sottolineato in maniera alquanto pertinente come una squadra di livello non si possa costruire in un arco temporale breve o, addirittura, in una singola sessione di mercato; è necessario, almeno, un arco temporale medio. Quello che il Milan ha inteso fare nell’estate 2023 è stato quindi creare le basi per una squadra di grande livello e l’estate del 2024 dovrà essere decisiva per arrivare a quei 2-3 giocatori che possono alzare notevolmente il valore tecnico della rosa. Al Milan mancano tre giocatori e non è detto che la finestra di mercato di gennaio sia quella giusta per prenderli.

I sondaggi e le richieste di informazioni sono prassi regolare a mercato aperto, tanto quanto certi tentativi utili a capire se un giocatore è realmente cedibile o meno. In ottica futuribile, al Milan serve un difensore centrale di piede mancino, abile nell’impostazione del gioco e capace di saper stare in una linea difensiva a 4. Inoltre è prioritaria la scelta del centravanti, attesa la scadenza del contratto di Olivier Giroud a giugno prossimo. Infine, crediamo, che sia fondamentale aggiungere un mediano alla batteria dei centrocampisti. Quest’ultimo ruolo viene forse sottovalutato dall’attenzione generale. Il Milan ha un buonissimo centrocampo con tanta qualità e talento, ma se esiste una pecca in quest’ultimo anno e mezzo è la mancata sostituzione, dal punto di vista tecnico, di Franck Kessiè. Il dato sui gol subiti in campionato (attualmente 23) è emblematico nonché sufficiente per spiegare il distacco del Milan dai primi due posti della classifica (dove la Juventus e l’Inter hanno subito soltanto, rispettivamente, 12 e 10 gol). Puoi giocare bene per tante partite ma, alla fine della fiera, se vuoi sperare di vincere lo scudetto, devi per forza di cose incassare poche reti e, per tale motivo, un ruolo cruciale come quello del mediano deve avere la priorità su tutti gli altri.

 

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