I PROSSIMI DUE BILANCI

La strategia aziendale rossonera

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Nell’estate 2024 il Milan avrà un margine operativo più ampio sul mercato grazie alla sua politica di bilancio razionale; il club investe da anni tutti i propri ricavi, ma non potrebbe mai andare oltre perché violerebbe il SA.
Massimo Bambara

Vorremmo smentire un duplice luogo comune che viene ripetuto, trito e ritrito, sul Milan, sulla sua proprietà e sul modus operandi della sua dirigenza. Da tempo infatti è alquanto diffusa la convinzione secondo cui il Milan non investa abbastanza sul parco giocatori. A tale convinzione si aggiunge un giudizio di valore abbastanza eloquente: “se la proprietà del Milan – sostengono in molti – vuole fare le cose perbene per tornare a vincere deve mettere i soldi per fare il mercato”.

Ma le cose stanno davvero così?

Relativamente agli investimenti reali sul mercato già in altre circostanze abbiamo analizzato i numeri in più occasioni. Ad oggi il Milan, con un differenziale negativo fra entrate ed uscite di - 180 milioni di euro nel triennio 2021-2023, è nettamente la prima società della Serie A per investimenti sul parco giocatori. Molto più staccata, al secondo posto, c’è la Juventus con un differenziale negativo di - 89 milioni di euro. Ma questi numeri non vanno soltanto analizzati. Vanno compresi. La domanda da porsi è la seguente: perché il Milan ha potuto investire più di tutti negli ultimi anni? La risposta è da ricercare nella strategia aziendale perseguita dalla proprietà americana del club (prima Elliott, poi RedBird): conti in ordine, nessun ricorso ai bond, contenimento del monte-ingaggi, razionalizzazione delle spese, rispetto pedissequo dei parametri UEFA del FPF. A tal proposito evidenziamo come il bilancio del Milan 2022/2023 si sia chiuso con un attivo di 6,1 milioni di euro.

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In virtù di ciò, il Milan è attualmente in regola con il rispetto del Settlement Agreement che è stato stipulato con Nyon nel 2022. Inoltre il club rossonero, in ragione della stabilità del proprio bilancio e di una situazione patrimoniale florida, nell’estate del 2024 potrà permettersi di fare investimenti importanti sul parco giocatori. Infatti l’obiettivo imposto dalla UEFA è stato quello di rientrare nello scostamento aggregato massimo previsto, che è pari a -60 mln, risultato della somma degli eventuali deficit che si registreranno negli esercizi finanziari che termineranno nelle stagioni 2022/23, 2023/24 e 2024/25 (monitoraggio 2025/26). Grazie all’attivo di bilancio registrato nell’ultimo esercizio, il club rossonero potrà permettersi di aumentare i costi nei successivi due bilanci, pur nell’alveo del rispetto del deficit massimo aggregato che non potrà comunque scostarsi da -60 mln. I numeri ci dicono chiaramente che non soltanto il Milan ha la libertà di investire tutto ciò che viene dai propri ricavi operativi, ma ci dicono altresì che non potrebbe investire di più perché il suo operato viene posto sotto la lente d’ingrandimento dell’UEFA che, qualora ravvisasse violazioni del FPF, potrebbe intervenire escludendo il Milan dalla partecipazione alle coppe europee. Un’eventualità, quest’ultima, non così peregrina e che i milanisti, loro malgrado, hanno già potuto riscontrare amaramente nella stagione 2019-2020.

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