LA LAZIO AVEVA MESSO IN DIFFICOLTA' IL BAYERN...

L’Europa dei grandi e dei meno grandi

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E così con l’eliminazione dell’Inter il fiasco è completo, in Champions league. Italia senza squadre ai quarti di finale, passano tre spagnole, fra cui appunto l’Atletico Madrid, due tedesche e due inglesi e la francese Psg
Redazione Derby Derby Derby

di Vanni Zagnoli -

Al Metropolitano l’Inter non è inferiore, nei 180′ costruisce di più, paga due imperfezioni difensive evidenti, sbaglia completamente i rigori. Alexis Sanchez calcia centrale, il danese Klaassen fa appena meglio, il portiere sloveno Oblak si conferma forse il migliore al mondo, Lautaro Martinez abbrevia la trepidazione sparando alto l’ultimo rigore nerazzurro, poi guarda una zolla. Restava un rigore, ai colcheneros, da trasformare, neanche si tira perchè l’Inter ha perso.

Atletico Madrid-Inter ci ha fatto ricordare Paulo Futre

Fu vicepallone d’oro, con i colchoneros, nessuno come lui, per il club che fu Jesus Gil y Gil, è portoghese. Venne portato alla Reggiana da Franco dal Cin, si disse che fosse già rotto, comunque segnò un gol splendido alla Cremonese e poi saltando Pedroni si infortunò gravemente a un ginocchio, aveva 27 anni, era teoricamente al top, non tornò più a quei livelli, nonostante un passaggio al Milan. Oggi è commentatore in tv, si muove in nave, tra Spagna e Portogallo.

L’uscita del Napoli a Barcellona, come da pronostico. Generalmente nelle sfide dell’Italia a tedesche, spagnole e inglesi soffriamo tanto e raramente abbiamo la meglio. Il Napoli di Luciano Spalletti aveva chances di raggiungere almeno i rigori, l’ha distrutto De Laurentiis, il presidente sulla via degli Zamparini e dei Cellino. Dispiace, sino a un anno fa aveva un giocattolo perfetto, con l’Inter di quest’anno, con Simone Inzaghi. Anzichè confermare tutti e magari investire su un campione per puntare alla prima semifinale di Champions nella storia azzurra, anzichè capire che Luciano Spalletti e anche i precedenti allenatori hanno vinto o comunque avvicinato il traguardo nonostante gli atteggiamenti del presidente, ha pensato bene di avere vinto lo scudetto lui, con le sue strampalerie e l’ha indotto a fermarsi. La scelta di Rudi Garcia era di basso profilo, l’attuale Walter Mazzarri non lo è di meno, Francesco Calzona è stato vice di Maurizio Sarri, da ct della Slovacchia ha successo, ma è più facile, almeno per gli Europei, con tanti posti a disposizione. Per avere chances di passaggio del turno, il Napoli avrebbe dovuto vincere al Diego Armando Maradona con due gol di scarto e poi difendersi e puntare almeno ai rigori. Su Osimhen il rigore ci stava, ne hanno fischiati tanti, così, contattini. Peraltro, ogni penalty dovrebbe essere veramente un fallo serio, su chiara occasione da gol, o comunque ben potenziale. E’ giusto che in Europa si sorvoli sui contattini. Quello dell’Ucraina con l’Italia si poteva altrettanto sanzionare con il calcio di rigore. L’eliminazione del Napoli come della Lazio, di spagnole, tedesche e inglesi siamo generalmente inferiori, lo ripetiamo. Due fischi arbitrali contrari. Calzona e Martusciello: l’ex vice di Sarri retrocedette in serie B con l’Empoli, sperava di restare e puntare alla Conference league, come minimo, invece dopo il Frosinone arriva Igor Tudor, che già era stato valutato per due volte dal Napoli. Sarri era un lusso, per un club che non ha il potenziale economico da scudetto nè da Champions.

Le dimissioni di Maurizio Sarri comunque sono state sorprendenti. La Lazio ha messo in difficoltà il Bayern Monaco, si era imposta all’Olimpico e avrebbe dovuto provare a realizzare la seconda rete, l’ha perso lì, l’ottavo di finale. In Champions è andata comunque oltre i propri limiti, in campionato ha deluso, Maurizio Sarri ha vinto 4 derby, resta un lusso per un club che non ha il potenziale economico per essere al livello di Inter e Milan, di Juventus e di Roma, persino di Fiorentina e Napoli.

Milan e Atalanta, Roma e Fiorentina hanno tutto per raggiungere anche le semifinali, tabellone permettendo, nelle due coppe meno nobili. Negli ottavi hanno sofferto molto relativamente, giusto a Bergamo si è tremato per un quarto d’ora. Sarebbe importante vincere più partite possibili, per restare in cima al ranking europeo, restare davanti alla Germania e poter iscrivere in Champions league la 5^ della serie A. E’ bella anche la lotta per il secondo posto, in campionato, è qualificante per la supercoppa italiana, comunque uno dei tre trofei stagionali in palio, molto più facile da raggiungere rispetto alle coppe europee.

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