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Senza Lukaku in campo dall'inizio, l'Inter di Antonio Conte ha pareggiato contro Parma e Atalanta, ha perso contro Real Madrid e Sampdoria e ha vinto solo contro il Sassuolo in una gara costellata dagli errori difensivi dei neroverdi a inizio partita. Lukaku è un catalizzatore, un giocatore che si prende responsabilità, un bomber che riceve la palla spalle alla porta ma che poi si gira e spacca tutto. Un grande professionista, un uomo-squadra, un leader. E poi?
La sensazione è che l'Inter della scorsa stagione avesse più canali aperti, più fonti di gioco. La Lukaku-dipendenza in questa seconda stagione interista di Conte sembra essersi decisamente accentuata. Nell'Inter dei singoli, tocca al più singolo di tutti fare la differenza. Ma fra i tanti piani B che mancano all'Inter c'è anche questo. Anche Lautaro sembra essersi "abituato" a giocare all'ombra del gigante belga, senza riuscire ad essere incisivo quando Romelu non c'è.
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