/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202101/7ac79c07f9b4e0c80dc8a4bf190f65d1-scaled.jpg "Genoa, Italy January 6: Romelu Lukaku of FC Internazionale and Maya Yoshida of UC Sampdoria during the Serie A match between UC Sampdoria and FC Internazionale at Stadio Luigi Ferraris on January 6, 2021 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)")
Senza Lukaku in campo dall'inizio, l'Inter di Antonio Conte ha pareggiato contro Parma e Atalanta, ha perso contro Real Madrid e Sampdoria e ha vinto solo contro il Sassuolo in una gara costellata dagli errori difensivi dei neroverdi a inizio partita. Lukaku è un catalizzatore, un giocatore che si prende responsabilità, un bomber che riceve la palla spalle alla porta ma che poi si gira e spacca tutto. Un grande professionista, un uomo-squadra, un leader. E poi?
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L'INTER DEI
“Palla a Lukaku”: uno schema semplice e redditizio, ma che non porta lontano…
Quando Lukaku non gioca dall'inizio, l'Inter sembra meno carismatica, meno ispirata, meno sensata, e i risultati lo confermano
/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202101/342e3eb33038b781bbc1d8bdbfec8d91.jpg "(Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)")
La sensazione è che l'Inter della scorsa stagione avesse più canali aperti, più fonti di gioco. La Lukaku-dipendenza in questa seconda stagione interista di Conte sembra essersi decisamente accentuata. Nell'Inter dei singoli, tocca al più singolo di tutti fare la differenza. Ma fra i tanti piani B che mancano all'Inter c'è anche questo. Anche Lautaro sembra essersi "abituato" a giocare all'ombra del gigante belga, senza riuscire ad essere incisivo quando Romelu non c'è.
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