TUTTI DENTRO IL CONCERTO

Portogallo, il coraggio

PORTOGALLO AI QUARTI
Dunque: ultimo quarto, Marocco-Portogallo. Rosso fuoco.

Redazione DDD

analisi Facebook di Roberto Beccantini -

Per ora, è «solo» un risultato: Portogallo-Svizzera 6-1. Ma ha tutta l’aria di diventare, anche, un confine. Come la vita e lo sport impongono, quando l’età incombe (presto saranno 38) e l’Ego sbrocca. Stravince il coraggio di Fernando Santos, così accigliato ed ermetico, spesso, da sembrare un personaggio di Pessoa. Fuori Cristiano Ronaldo, che tra United, arabi e scatti (di rabbia) ha la testa altrove. Lo sostituisce Gonçalo Ramos, centravanti ventunenne del Benfica. Un giovanotto di fame e coltello. Tre pere: la prima, con una sassata; la terza, di destrezza; la quarta, di scavetto. In mezzo, la zuccata di Pepe e la sventola di Guerreiro; in coda, il destro a giro di Leao, altro panchinaro di lusso (come Joao Cançelo).

E’ poi entrato, il marziano

In campo CR7 per raccogliere gli spiccioli tiratigli dal ct e Pepe – 39 anni di duelli e randelli – gli ha lasciato la fascia di capitano. Le scelte competono al tecnico; la stima e il rispetto, a tutti. Grande Portogallo, dunque, sui livelli del Brasile «coreano». Immagino che Yakin si aspettasse Cristiano. In difesa, è passato da quattro a tre: peggio che andar di notte. Specialmente se alla vendemmia contribuiva persino Sommer. La rete di Akanji, uno stopper, pesava un rigo di giornale, forse meno.

Portogallo, il coraggio- immagine 2

Al concerto ha partecipato ogni singolo musicante: da Bernardo Silva (figuriamoci) a Joao Felix (finalmente), da Bruno Fernandes a William Carvalho. Di fronte a simili scarti è sempre complicato distinguere meriti e demeriti. Venivano, i lusitani, dalla loro piccola Corea. Gli svizzeri, dal romanzesco 3-2 alla Serbia. Di sicuro, non c'è titolare del Portogallo che non abbia dato il massimo pur di dribblare il processo che i Torquemada di domani, da sorteggiare a caso tra i leccatori di ieri, gli avrebbero intentato, «se».

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