Il fischietto tedesco ha svelato alcuni retroscena del campo, a poche settimane dal suo ritiro dall'azione
Felix Brych, arbitro tedesco che ha deciso di ritirarsi al termine di questa stagione, ha parlato al settimanale tedesco Spiegel del suo rapporto con i calciatori durante la sua lunga carriera. Fra questi, si è soffermato in particolare su alcuni ex Serie A: "Quando andavo d’accordo con Ibrahimovic o Chiellini, il resto delle loro rispettive squadre si comportava bene. Lo svedese proviene da una periferia difficile di Malmö, sapevo che era abituato al linguaggio della strada.
Non potevi mettergli troppa pressione, non potevi avvicinarti troppo... avevo capito che questo atteggiamento non gli piaceva. Lui vuole usare il campo da calcio come il suo palcoscenico, quindi l'arbitro deve fare un passo indietro. Esercitare il controllo, ma da più lontano".
Brych, l'aneddoto su Chiellini
—
Brych ha poi svelato che Giorgio Chiellini era solito parlare tanto durante le partite: "Una volta mi disse: 'Felix, oggi vorrei parlare ancora', e così fece. Quando tirava la maglia agli avversari mi veniva a chiedere: 'Felix, posso tirarla così?'. Gli dovetti rispondere che non andava bene, lui aveva bisogno di sentirselo dire, quindi dovevo parlarci di più che con gli altri. Ma ho sempre dovuto stabilire dei limiti, mi piaceva questo incastro di equilibri".
Verratti e il bel gesto verso Brych
—
Un episodio, infine, che ha particolarmente colpito il (quasi ex) fischietto Brych riguarda Marco Verratti, ex centrocampista di Pescara, Psg e della Nazionale italiana: "Una volta venne da me dopo una partita in cui lo buttai fuori con un cartellino rosso. Il suo gesto mi fece capire che anche io facevo parte dell'azione, del calcio". Non è facile oggi trovare un arbitro, ancora in attività, che parli così della sua professione, spesso eccessivamente criticata dagli addetti ai lavori e non solo.