Grazie Netflix: il Blackburn Rovers restaura la tomba del suo calciatore “ottocentesco”

La serie Netflix “The English Game” colpisce ancora. Sì, perché la tifosa Jacqueline McAleese ha contattato il Blackburn Rovers, società ora in Championship, dopo aver notato che la tomba di Fergus Suter era in condizioni fatiscenti. Suter è considerato il primo calciatore professionista nella storia del calcio, il primo ad aver guadagnato un “salario da lavoro” col team del Lancashire nel 1880. La signora McAleese ha raccontato di essersi “piuttosto turbata” quando ha visto la lapide del calciatore “tutta trasandata e ridotta solo a un mucchio d’erba”.

Il restauro, finanziato dal Blackburn Rovers, è avvenuto nel 135esimo anniversario del trionfo della terza FA Cup vinta da Suter, quando i Rovers sconfissero il West Bromwich 2-0. La McAleese, soddisfatta per la tomba restaurata al Blackburn Old Cemetery, l’ha definita “magica”. “So che non è un parente e in realtà non ha niente a che fare con me, ma la sua storia mi ha toccato il cuore e mi sono appassionata così tanto”, ha aggiunto.

Suter, scozzese di Glasgow, come scrive la BBC, lasciò il suo lavoro di scalpellino in Scozia, dove giocava a calcio nel Partick Thistle, per poter esercitare il suo mestiere nel Lancashire. Ma Fergus non smise di giocare: prima firmò per il Darwen FC nel 1878, ma dopo alcune difficoltà e incomprensioni legate sia al calcio che al lavoro, passò nel 1880 ai rivali del Blackburn Rovers, che gli permise di appendere lo scalpello al chiodo e di guadagnare con un altro tipo di salario.

Lo sceneggiatore di “The English Game” Julian Fellowes, creatore anche della serie “Downton Abbey”, confida che la tomba restaurata possa diventare un santuario per gli appassionati di football.

“Milioni e milioni di persone in tutto il mondo hanno un grande debito con Fergus Suter e con gli altri fondatori del calcio moderno. Mi sembra una cosa meravigliosa che, grazie a Jacqueline, molti di loro ora avranno la possibilità di rendere omaggio alla sua tomba”, ha dichiarato.