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Claudio Ranieri, parla Hasselbaink: “Brava persona, ma con lui al Chelsea non capivamo come dovevamo giocare”

ZILNIA, SLOVAKIA - AUGUST 12: Chelsea manager Claudio Ranieri and Jimmy Floyd Hasselbaink of Chelsea training prior to the Champion's League qualifying match between Zilina and Chelsea at the Mestsky Stadion on August 2nd, 2003 Zilna, Slovakia. (Photo by Ben Radford/Getty Images)

Le rivelazioni dell’ex attaccante del Chelsea

Davide Capano

Quando Claudio Ranieri approda al Chelsea nel 2000, Jimmy Floyd Hasselbaink non riesce a credere alla sua fortuna, ma, quasi vent’anni dopo, lo stesso attaccante olandese rivela, in un’intervista concessa a FourFourTwo, che i giocatori erano confusi dalle idee tattiche dell’italiano. Anche se la leggenda narra di un ottimo rapporto umano tra giocatore e tecnico.

“Furono anni difficili, la squadra aveva un potenziale superiore rispetto a quanto mostrava la classifica e avremmo dovuto chiudere le stagioni in una posizione migliore – spiega l’ex Blues, oggi 48enne –. Ranieri è una brava persona e nessuno aveva problemi con lui, però le sue idee non funzionavano, non sapevamo con quale sistema si giocava, magari il giorno prima della partita ci allenavamo per giocare in un certo modo e il giorno dopo cambiava tutto. Diceva che dovevamo saperci adattare, ma durante la gara cambiava 4-5 volte sistema e questo ci confondeva abbastanza”.

Ranieri, al netto delle critiche di campo, è ancora il manager più longevo della storia del Chelsea nel ventunesimo secolo. Licenziato nell’estate del 2004 e sostituito da José Mourinho, condusse la squadra al secondo posto in campionato, dietro l’invincibile Arsenal di quella stagione.

L’allenatore gentiluomo diventa noto come “il Tinkerman” (l’aggiustatore) durante i quattro anni a Stamford Bridge, raggiungendo anche le semifinali di Champions League. Vien da sorridere a pensare che Hasselbaink era l’uomo chiave nei piani del tecnico romano, avendo lavorato con Sor Claudio all’Atletico Madrid per molti mesi nell’annata 1999-2000. “All’epoca – ricorda ancora il calciatore nato in Suriname – ero visto di buon occhio da lui perché stavo segnando molti gol e non aveva i soldi per rimpiazzarmi”.

Hasselbaink lascia l’ovest di Londra proprio insieme a Ranieri. Ironia della sorte. Jimmy, dopo essere stato acquistato da Gianluca Vialli, che l’olandese definisce “eroe e ragazzo davvero simpatico, nonostante le lotte di potere in spogliatoio”, si trasferisce al Middlesbrough, a titolo gratuito, a 32 anni. Preferì il North Yorkshire alla competizione con giocatori del calibro di Hernan Crespo e Adrian Mutu per essere il numero 9 titolare del Chelsea. Questione di tattica, o meglio di tattiche.

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