- Notizie Calcio
- Calcio Italiano
- Editoriali
- Calcio Estero
- Altri Sport
- Rubriche
- Redazione
notizie calcio
Le perplessità non sono solo del Milan, come quelle espresse dal presidente Scaroni ("Comprendiamo il valore di poter offrire a tutti gli appassionati partite di qualità dopo mesi di lockdown, ma, sotto il profilo sportivo, troviamo discutibile assegnare un trofeo importante come la Coppa Italia con due partite in tre giorni e con le squadre in campo dopo oltre tre mesi di fermo"), ma anche delle altre semifinaliste di una Coppa Italia che dovrebbe ripartire con le semifinali, sabato 13 giugno, con il ritorno di Juventus-Milan. Il 14 Napoli-Inter. Il 17 la finalissima.
Secondo Repubblica l’Italia assegnerebbe il primo trofeo post Covid, aprendo l’Olimpico di Roma al capo dello Stato e a un miliardo di telespettatori nel mondo. Il migliore spot possibile di un Paese che riparte. Ma tutto potrebbe ancora saltare, il clima è bollente. Le 4 semifinaliste non vogliono giocarsi il trofeo in partite che sono un’incognita, le prime dopo 100 giorni senza calcio. L’idea per convincerle è “cancellare” i supplementari: in caso di parità, subito rigori per risparmiare energie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA