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Coppa Italia, semifinaliste irritate: via i supplementari e rigori subito, per risparmiare energie?

ROME, ITALY - MAY 13:  The Tim Cup trophy is displayed at Stadio Olimpico on May 13, 2019 in Rome, Italy.  (Photo by Paolo Bruno/Getty Images for Lega Serie A)

Il Milan ha espresso ufficialmente le sue perplessità, ma anche le altre semifinaliste non vogliono assegnare subito in tre giorni un trofeo dopo uno stop di 3 mesi

Redazione DDD

Le perplessità non sono solo del Milan, come quelle espresse dal presidente Scaroni ("Comprendiamo il valore di poter offrire a tutti gli appassionati partite di qualità dopo mesi di lockdown, ma, sotto il profilo sportivo, troviamo discutibile assegnare un trofeo importante come la Coppa Italia con due partite in tre giorni e con le squadre in campo dopo oltre tre mesi di fermo"), ma anche delle altre semifinaliste di una Coppa Italia che dovrebbe ripartire con le semifinali, sabato 13 giugno, con il ritorno di Juventus-Milan. Il 14 Napoli-Inter. Il 17 la finalissima.

Secondo Repubblica l’Italia assegnerebbe il primo trofeo post Covid, aprendo l’Olimpico di Roma al capo dello Stato e a un miliardo di telespettatori nel mondo. Il migliore spot possibile di un Paese che riparte. Ma tutto potrebbe ancora saltare, il clima è bollente. Le 4 semifinaliste non vogliono giocarsi il trofeo in partite che sono un’incognita, le prime dopo 100 giorni senza calcio. L’idea per convincerle è “cancellare” i supplementari: in caso di parità, subito rigori per risparmiare energie.

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