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Secondo alcuni tabloid britannici come The Times e The Sun, l’IFAB, l’organo che regolamenta le regole del calcio, starebbe pensando a una rivoluzione dei calci di rigore. In pratica si discute della possibilità di vietare la ribattuta in caso di un penalty sbagliato. Ovvero, se un tiro dagli undici metri viene parato o sbatte contro un palo non ci potrà più essere un aziene seguente. Il gioco si riprenderà invece con una punizione dalla linea dell'area piccola per la squadra difendente. L’eventuale proposta, se approvata, potrebbe diventare effettiva già ai Mondiali 2026 che si svolgeranno negli States, in Canada e in Messico.
L’idea, che richiama un antico regolamento in vigore 134 anni fa, è stata rilanciata e discussa durante il Mondiale per Club. E pare che stia trovando molti consensi. L’intento è quello di ristabilire un equilibrio nel duello tra portiere e tiratore, oggi considerato troppo sbilanciato a favore di quest’ultimo. La regole attuali infatti prevedono che i portieri devono avere almeno un piede sulla linea e, a volte, finiscono anche vittime sacrificali di ribattute e intrusioni nell’area di rigore da parte dei compagni di squadra.
La proposta vuole essere anche una semplificazione di quei rigori che generano tutta una serie di polemiche sulle posizioni irregolari e sulle invasioni di campo. Se il penalty non viene realizzato, anche nel caso in cui la parata del portiere finisca in calcio d’angolo, si ripartirebbe con una punizione difensiva.
Contestualmente l’IFAB starebbe pensando anche ad un allargamento delle maglie per quanto riguarda l’uso del VAR. Le novità in cantiere riguardano la possibilità degli arbitri al video nei processi decisionali di intervenire anche sul secondo cartellino giallo, così da evitare espulsioni troppo affrettate. Il VAR potrebbe intervenire anche sui calci d’angolo assegnati erroneamente. L’obiettivo è quello di poter migliorare la correttezza delle decisioni arbitrali senza fermare il gioco troppo a lungo. Una votazione ufficiale è prevista entro febbraio 2025.
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