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Il 3 giugno 2020 nella storia del Giappone: calcio femminile finalmente professionistico

Il logo della WE League

Nell’autunno 2021 partirà la WE League, prima serie professionistica di calcio femminile giapponese. Presentati il logo e altre novità importanti a livello salariale e di rappresentanza

Davide Capano

Il 3 giugno 2020 diventa una data storica per il calcio giapponese. La Japan Football Association ha annunciato il nome e il logo del primo campionato professionistico femminile, che partirà nell’autunno del 2021 e andrà di pari passo con il calendario europeo (settembre 2021-maggio 2022).

La nuova lega si chiamerà “WE League (Women Empowerment League)”. La filosofia – si legge in un comunicato pubblicato sul sito della JFA – è di portare “ogni individuo a vivere in un mondo pieno di sogni e diversità per migliorare e illuminare la società attraverso il calcio e lo sport delle donne”.

La WE League, massima serie del football nipponico rosa, sarà al di sopra della Nadeshiko League. Alla nuova competizione parteciperanno tra le 6 e le 10 squadre che dovrebbero essere annunciate questo autunno. Promozioni e retrocessioni tra le varie divisioni non ci saranno per alcuni anni.

Le regole della lega stabiliscono che ogni club deve avere almeno cinque giocatrici firmati con contratti “A” completamente professionali, non soggetti a un limite salariale. Il nome di ciascun club deve includere una città o una regione, ma è consentito anche un nome di società o marchio come parte dell’appellativo, ha fatto sapere la JFA. Tra le altre condizioni per l’iscrizione al campionato, almeno un dirigente per club deve essere una donna; inoltre le donne devono rappresentare almeno la metà dei dipendenti di ciascun club entro tre anni.

Kozo Tajima, presidente della Japan Football Association, ha dichiarato: “Lo scopo del lancio della nuova lega non è solo lo sviluppo del calcio femminile in Giappone. Il nostro obiettivo è contribuire a costruire una società sostenibile attraverso la promozione della partecipazione sociale delle donne e il miglioramento delle diversità e delle scelte”. Poi ha aggiunto: Il modo in cui contribuiamo alla società attraverso lo sport è una missione importante per tutti noi nel mondo dello sport. Lavoreremo per stabilire la carriera della calciatrice professionista, che è il sogno di molte ragazze, e promuovere ulteriormente l’emancipazione femminile e risolvere i problemi sociali”.

Un passo avanti notevole per il Giappone, la cui nazionale di calcio femminile ha vinto 3 mondiali, oltre ad aver ottenuto anche titoli iridati a livello Under 17 e 20.

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