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Inaugurata la stagione calcistica Paralimpica: oltre 3mila tesserati e subito in campo per il primo triangolare

Il presidente Gravina ai microfoni dei giornalisti presenti con il backdrop durante la presentazione a gennaio del nuovo logo della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale

Al via l’attività promossa dalla FIGC: 81 società, 112 squadre e oltre 3000 tesserati. Presentati il nuovo logo, il sito web e i social. Gravina: “Il calcio è uno, senza distinzioni”

Davide Capano

Si è alzato oggi il sipario sulla prima stagione sportiva della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC. Il presidente federale Gabriele Gravina ha tenuto a battesimo questa mattina al Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ a Roma l’inizio ufficiale delle attività: dopo i test match svolti nei giorni scorsi, da sabato 1° febbraio prenderanno il via i tornei su base regionale, che si concluderanno con le Finali previste il 6 giugno.

Gravina ha ricordato come la FIGC sia la prima federazione sportiva al mondo ad aver istituito al suo interno una Divisione per l’attività paralimpica e sperimentale, avviando così un percorso che rappresenta un cambiamento culturale e sociale. “È un'altra giornata importante, come lo è stata quella durante la quale abbiamo ipotizzato la nascita di questa nostra nuova divisione. È una nascita che si ispira all’esigenza del mondo del calcio di mostrare la sua unicità, di individuare i protagonisti non per la loro individualità. Ringrazio Luca Pancalli di aver accompagnato questo processo, questa eccellenza nel mondo del calcio. Oltre ad accogliere nella famiglia del calcio italiano tantissimi ragazzi, contamineremo positivamente il nostro mondo di nuove energie e di maggiore passione. Grazie alla dedizione di tanti volontari, alla tenacia di tutti gli atleti e delle loro famiglie, alla disponibilità di tutte le componenti della Federazione e grazie alla collaborazione con il CIP, possiamo finalmente affermare che il calcio è uno, senza alcuna distinzione, nessuno escluso”.

Il presidente del Comitato Italiano Paralimpico nonché ex commissario straordinario della FIGC, Luca Pancalli, ha sottolineato come il protocollo d’intesa siglato da FIGC e CIP possa far crescere ulteriormente il movimento paralimpico: “Ringrazio la FIGC e Gravina per aver risposto ad un’esigenza non solo del mondo del calcio, ma dell’intero Paese. Dovete andare orgogliosi del fatto di essere la prima federazione al mondo ad aprirsi a questo percorso. A livello internazionale ci sono già stati incontri tra il presidente della FIFA, Gianni Infantino, e il presidente del Comitato Paralimpico, Andrew Parsons, per vedere come il mondo del calcio possa aprirsi: noi siamo stati più bravi, abbiamo anticipato i tempi”.

Parole d’elogio sono arrivate dal consigliere di Sport e Salute Francesco Landi: “Sono emozionato e felice di essere qui oggi. Complimenti al presidente Gravina, quello che state facendo ha un impatto straordinario sul Paese in termini di salute. Manterrò l’impegno di portare avanti e promuovere attività di questo tipo, così preziose per il bene di questi ragazzi”.

Alla conferenza stampa di presentazione, alla presenza del presidente della federazione maltese Bjorn Vassallo e dei membri del Working Group UEFA sull’attività paralimpica, è intervenuto anche il segretario generale della FIGC Marco Brunelli, che ha ricordato come dopo questi primi tornei dedicati a calciatori e calciatrici con disabilità cognitivo/intellettuale (attività sperimentale), sia stato già creato un tavolo di lavoro che da qui a giugno definirà tutta l’attività paralimpica in seno alla federazione, con lo sguardo rivolto alle Paralimpiadi del 2024 auspicando che l’Italia possa qualificarsi ai Giochi per la prima volta nella sua storia: “Mai come in questo caso tutte le componenti federali hanno un ruolo operativo preciso: le leghe professionistiche gestiscono direttamente alcune attività e hanno favorito l’adozione delle squadre della DCPS da parte dei loro club, i Comitati Regionali della Lega Nazionale Dilettanti operano sul territorio, l’AIA manda i suoi arbitri sui campi, mentre l’Associazione allenatori si occupa della formazione dei tecnici, che devono avere delle professionalità specifiche”.

Il capitano della rappresentativa dei ‘calciatori special’ della DCPS, Claudio Corongiu, ha raccontato la sua esperienza: “Grazie al calcio mi svago e mi diverto con gli amici. Qui ci sono tanti ragazzi simpaticissimi con cui ho legato subito, grazie a loro mi sto aprendo e mi sento cambiato”.

I tornei della DCPS saranno articolati a livello regionale con il supporto dei Comitati Regionali LND e si svolgeranno tra il 1° febbraio e il 6 giugno 2020. Per questa stagione, sono iscritte ai tornei 81 società, che riuniscono circa 3.000 tesserati suddivisi in 112 squadre, inserite in tre livelli di gioco differenti per capacità calcistiche tra veterani di Quarta Categoria e compagini esordienti; 10 le Regioni sede di gare: Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana. Caratteristica dei tornei è il meccanismo dell'adozione che aggiunge grande interesse alle attività sportive della DCPS: la maggior parte delle squadre Special, infatti, è ‘adottata’ da Club di Serie A (14), Serie B (14), Serie C (14) e da quelli della LND (12), che forniscono il materiale tecnico e la possibilità di scendere in campo utilizzando le divise ufficiali come simbolo d’identità e senso di appartenenza. Questo meccanismo è stato il volano delle società per sensibilizzare il mondo del calcio a creare al proprio interno un settore dedicato ai calciatori Special.

A questi si aggiungono le 18 squadre Free Team, ossia le associazioni sportive che partecipano al Torneo senza adozione da parte dei Club professionistici, più le 3 squadre Special adottate direttamente dalle tre Leghe: ‘Lega Serie A For Special’ (Filo Onlus), ‘Lega B For Special’ (ASD Porto Potenza Calcio) e ‘Lega Pro For Special’ (Il Ponte Onlus) e 2 club di Settore Giovanile e Scolastico. Al totale si aggiungono le doppie adozioni di Parma Calcio 1913, AC Milan, ACF Fiorentina e US Salernitana 1919.

Nell’occasione, la FIGC ha presentato il logo della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale, il nuovo sito web integrato sul sito figc.it (https://figc.it/it/dcps/) nonché i nuovi profili Social (FIGC Calcio Paralimpico e Sperimentale), che saranno caratterizzati dall’hashtag #siAmocalcio.

La Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC è stata istituita attraverso delibera del Consiglio Federale (Comunicato Ufficiale N. 93/A) il 3 ottobre 2019, dopo la firma di un apposito Protocollo d’ Intesa FIGC-CIP, sulla base dell'esperienza sviluppata da ‘Quarta Categoria’, torneo nazionale sperimentale di calcio a 7 riservato a calciatori e calciatrici con disabilità cognitivo - relazionale e patologie psichiatriche, che dal 2016 ha risposto all’esigenza e alla volontà di giocare a calcio di tanti ragazzi.

Mariani arbitro del triangolare con Patrizia Panico che ha giocato nel team della Federazione

Tra gli obiettivi della Divisione vi è anche quello di aprirsi a significative collaborazioni internazionali: ne fa fede il percorso sinergico avviato nei mesi scorsi con ‘La Liga Genuine Santander’, competizione gemella promossa dalla Liga spagnola con 38 squadre partecipanti emanazione dei club di Prima e Seconda Divisione.

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