Il Fideo è cresciuto nelle giovanili del Rosario Central prima di intraprendere una brillante carriera nei top club europei. A Rosario c'è il suo cuore calcistico, ma lui ormai ha preso la decisione di non tornare nel club di Rosario, dopo le gravissime minacce rivolta alla sua famiglia nello scorso mese di marzo.
LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO...
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Il campione di Rosario, 36 anni, aveva dato chiare indicazioni del suo desiderio di tornare al Central una volta scaduto il suo contratto con il Benfica. Ha anche affermato che sarebbe un sogno vincere la competizione continentale per eccellenza la Libertadores, con la squadra di Miguel Ángel Russo. "La verità è che mi piacerebbe giocare di nuovo una Libertadores con il Central. Ci ho giocato una volta quando avevo 17 anni, ero molto giovane e non sono riuscito a godermela come avrei voluto. Il mio tempo al Central è passato molto velocemente, sarebbe un sogno tornare, vincere, qualcosa di molto bello".
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Tutti nel Rosario Central aspettavano con ansia il ritorno di Di María, dai tifosi ai giocatori, ai dirigenti. In attesa del suo ritorno, infatti, hanno conservato il suo numero 11 (era di Massimiliano Lovera, autore del gol scudetto nella Coppa di Lega Professionisti 2023). Tuttavia, le gravissime minacce alla sua famiglia hanno cambiato radicalmente il panorama: tutto indica che sceglierà un'altra destinazione per la prossima stagione. Ángel Di María ormai ha deciso di non tornare al Rosario Central, quando scadrà il suo contratto con il Benfica a giugno. A questo punto il suo futuro è sconosciuto, nonostante i rumors dei giorni scorsi sull'Inter Miami. Intanto il Fideo si concentra anche sulla sua partecipazione alla Copa América degli Stati Uniti del 2024 con la Nazionale argentina.
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