Alessandro Diamanti ha vissuto uno degli episodi più surreali della storia del calciomercato. Poteva firmare con il Melbourne Victory quando era al Guangzhou Evergrande nella stagione 2014-2015, ma l’organizzazione della Lega australiana glielo impedì. La ragione? La sua poca presenza sui social. A spiegarlo proprio il 37enne italiano su Fox Football.
LA FIRMA MANCATA PER COLPA DEI POCHI FOLLOWER SU TWITTER
La “vendetta” di Diamanti: Melbourne lo snobbò perché “debole” sui social, ora li ha battuti nel derby
Il curioso aneddoto raccontato da Diamanti: poteva andare al Melbourne Victory e oggi indossa la maglia dei rivali cittadini del Western United
“Ho avuto una conversazione con Alessandro del Piero, che era qui a Sydney, e mi ha detto: ‘Se vuoi venire, voglio provare a portarti’. Ho detto: ‘Va bene, sono disposto’. Quindi forse ha parlato con l’organizzazione della Lega Australiana e il Victory era molto interessato”, esordisce Alino.
“Ma alla fine, l’A-League ha detto di no. Ho letto che dovevano cercarmi su Google e hanno detto che non ero ‘forte’ come volevano. All’epoca, penso che fosse tra me e Tim Cahill. Loro mi hanno detto: ‘Non hai molti follower su Twitter’. Ho detto: ‘Non vado su Twitter, gioco a calcio!’”, racconta Diamanti.
“Era divertente, ma ricordo che Muscat (l’allenatore del Melbourne Victory al tempo) si arrabbiò per questa decisione. Ricordo che Del Piero mi mandò alcuni articoli di giornale e ne parlammo”, conclude l’italiano che oggi gioca sempre a Melbourne con il Western United.
Ah, nel weekend appena passato l’estroso ragazzo di Prato è stato decisivo proprio nel derby contro il Melbourne Victory…
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