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LA SORPRENDENTE RIVELAZIONE DEL camerunese

Le confessioni di Eto’o: “La squadra della mia vita e della mia libertà è stata il Maiorca”

Le confessioni di Eto’o: “La squadra della mia vita e della mia libertà è stata il Maiorca”

Il leggendario attaccante africano, unico giocatore nella storia del calcio ad aver ottenuto due triplete consecutivi, ha rivelato la squadra che considera migliore al mondo

Davide Capano

L'ex capitano del Camerun è considerato uno dei più grandi attaccanti africani di tutti i tempi, essendosi affermato tra i giocatori più letali del calcio mondiale durante i cinque anni al Barcellona (2004-2009). Lì Eto'o, ancor prima dell'Inter, è diventato un nome altisonante, anche se è stato durante la sua permanenza a Maiorca che Samuel ha affinato la sua arte calcistica, prima di unirsi a Ronaldinho e ai giganti catalani.

Parlando in esclusiva a Soccer Laduma degli anni maiorchini, di cui uno trascorso in prestito dal Real Madrid, il 40enne ha detto di ricordare il suo periodo con i Piratas come uno dei periodi più importanti della sua carriera. "Maiorca è tutta la mia vita - ha rivelato Eto'o -. Per me, il Maiorca è la migliore squadra del mondo! Sì, il Maiorca mi ha dato la mia possibilità, l'opportunità, il tempo e la possibilità di giocare a calcio. Oltre al mio paese, il Maiorca mi ha dato la libertà. A volte nel calcio i giocatori non hanno tempo e quando sei giovane è così difficile. Invece il Maiorca mi ha dato tempo per esplorare me stesso, tempo per giocare a calcio, e non lo dimenticherò mai. È molto raro vedere un club dare questo tempo per giocare".

 (Photo by Ben Radford/Getty Images)

(Photo by Ben Radford/Getty Images)

Eto'o ha segnato 67 gol in 155 partite per il Maiorca prima di trasferirsi al Barcellona. Il camerunese, poi, ha svelato un retroscena di mercato: "Avevo offerte in quel momento da Arsenal, Real Madrid, Atletico Madrid, ma, per me, la cosa più importante all'epoca era che il mio tempo al Maiorca fosse finito. Avevo bisogno di giocare in una squadra davvero grande, come un Manchester United o tornare al Real Madrid, ma volevo giocare. Non volevo stare in panchina o andare in prestito". Poi Barcellona, Inter e i due triplete consecutivi...

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