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Le lacrime azzurre della “Golden Girl” Benedetta Glionna: “Che gioia la Nazionale, ero pronta a fare il tecnico-audio come papà”

VINOVO, ITALY - NOVEMBER 02:  Tuija Hyyrynen of Juventus Women during the Women's Serie A match between Juventus and Hellas Verona at Juventus Center Vinovo on November 2, 2019 in Vinovo, Italy.  (Photo by Filippo Alfero - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

La giocatrice del Verona femminile a tutto volume tra musica, Nazionale, e premiazione con De Ligt

Davide Capano

Una Coppa Italia, due Scudetti e l’esordio in Nazionale maggiore da titolare contro la Francia. La napoletana Benedetta Glionna, giovane stella del calcio femminile italiano, vincitrice della prima edizione del “Golden Girl”, si è raccontata in una lunga intervista a L Football, web magazine interamente dedicato al pallone in rosa.

Glionna durante Juventus-Verona del 2 novembre scorso a Vinovo...

L’attaccante dell'Hellas Verona Women, in prestito dalla Juventus, ha svelato la felicità di essere stata premiata con Matthijs De Ligt: “Un’emozione fortissima, indescrivibile. Accanto a me c’era un giocatore di esperienza e fama internazionale. Ero tanto emozionata, non mi sarei mai aspettata un riconoscimento simile. Penso di averlo vinto grazie al grande lavoro di squadra. Posso dire che vedere accanto a me i miei genitori e mio fratello, così felici ed orgogliosi di me penso sia stata la parte più bella di quel momento”.

Poi sull’esordio in maglia azzurra e la prima chiamata del ct Milena Bertolini: “Subito sono scoppiata a piangere, ero incredula ma allo stesso tempo felicissima. Sono emozioni fortissime e davvero indescrivibili. Quando ho capito che avrei dovuto giocare non capivo più niente. Avevo una sensazione di felicità ma non capivo davvero cosa stesse accadendo, mi sembrava di sognare. La partita contro la Francia, davanti a tutte quelle persone. Penso che non lo dimenticherò mai”.

Benedetta nel corso di una sessione d'allenamento in Nazionale

“Sia a Torino che a Verona – prosegue Glionna – ho avuto la possibilità di conoscere giocatrici con davvero tanta esperienza. Mi hanno sempre aiutato tantissimo, dandomi consigli. Ho conosciuto oltre che grandi giocatrici, grandi persone e grandi donne, le ringrazierei tutte quante. Tra tutte, forse la prima che mi ha aiutata tanto è stata Martina Rosucci. Sia in campo che fuori mi ha sempre dato consigli importanti. Anche quest’anno, nonostante le squadre diverse, mi ha sempre aiutata con consigli preziosi”.

Com’è Benedetta fuori dal campo? “Non amo parlare di me stessa, preferisco ascoltare, in genere è una domanda che salto. Posso dire di essere riservata, mi piace divertirmi e amo ridere. Sono una persona semplice, timida all’inizio ma devo solo lasciarmi andare. Amo la musica, il mio genere preferito è il rock, ma ascolto ogni genere musicale. Il mio gruppo preferito sono i Muse, ma ascolto tutto: house, techno, musica italiana…”.

Se non fosse riuscita a diventare una calciatrice, la Glionna avrebbe seguito le orme del padre, che è un tecnico audio. Sicuramente, dopo il buio del Coronovirus, tornerà a illuminare i campi di calcio col suo cerchietto rosso fra i capelli. Diventerà la nuova Barbara Bonansea a suon di corse, dribbling e gol?

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