A Dunedin, nella seconda giornata del gruppo G, le argentine riprendono in cinque minuti le sudafricane. A decidere la gara sono le reti di Motlhalo, Kgatlana, Braun e Núñez. Se l'Italia domani batte la Svezia è qualificata agli ottavi.
A Dunedin, in Nuova Zelanda, Argentina e Sudafrica impattano per 2-2 complicando il loro cammino in questa edizione del Mondiale femminile. Dopo il doppio vantaggio a favore delle Banyana Banyana con i gol realizzati da Linda Motlhalo (30'), dopo controllo Var, e Thembi Kgatlana (66'), le argentine rimontano in cinque minuti con la magnifica rete dalla distanza di Sophia Braun (74') e la girata di testa di Romina Núñez (79'). Risultato che rispecchia esattamente ciò che si è visto in campo con una prima parte di gara a favore della squadra guidata da Desiree Ellis e una seconda a favore delle sudamericane.
Al Forsyth Barr Stadium, il Sudafrica termina in vantaggio la prima frazione con una prova attenta in fase difensiva e letale in fase di ripartenza. La selezione sudafricana, infatti, ha creato diversi grattacapi alla retroguardia delle Albicelestes, soprattutto con i continui scatti in avanti di Kgatlana e Motlhalo. Dall'altra parte, l'Argentina, nonostante il maggior possesso palla, non è riuscita mai a rendersi pericolosa dalle parti di Swart se non con un tiro cross di Gramaglia finito sul palo.
Nella ripresa, però, il mezzogiorno neozelandese ha assunto un colore diverso per La Celeste y Blanca, grazie anche ai cambi del ct Germán Portanova. Decisivi gli ingressi di Romina Nuñez, Julieta Cruz e Yamila Rodríguez.
Negli ultimi quindici minuti sono saltati gli schemi, con le due Nazionali alla ricerca del loro primo successo assoluto in una Coppa del Mondo donne. Niente da fare, solo un punto per entrambe dopo due gare. Una buona notizia per l'Italia di Milena Bertolini: se a Wellington batte la Svezia, è qualificata agli ottavi.