A Wellington, in Nuova Zelanda, la Spagna supera l’Olanda e ottiene una storica prima qualificazione alla semifinale del Coppa del Mondo femminile, dove incontrerà la vincente di Giappone-Svezia.
SPAGNA-OLANDA 2-1 DOPO I TEMPI SUPPLEMENTARI: LA ROJA PER LA PRIMA VOLTA TRA LE PRIME QUATTRO
Mondiali femminili, Spagna in semifinale: Olanda ko nel thriller di Wellington
Il match
Davanti ai 32.021 spettatori dello Sky Stadium, ritmo, fin da subito, elevato grazie ad un pressing portato inizialmente dalle olandesi, prive della squalificata Danielle van de Donk, nei primi 5' di gioco. Poi è la Roja a prendere in mano le redini dell'incontro e le avversarie finiscono per schiacciarsi sotto gli attacchi e il palleggio delle spagnole.
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Spagna che arriva per ben 12 volte alla conclusione, tre delle quali nello specchio della porta senza creare particolari problemi a van Domselaar - eccetto al 17’ il colpo di testa di Redondo che a colpo sicuro impegna il portiere delle Orange e lo costringe a un intervento sensazionale; in aggiunta, sulla respinta del palo la numero 17 con il destro colpisce nuovamente il legno (sono 7 quelli presi dalla formazione del ct Jorge Vilda nella competizione). Al 37’ pure un gol annullato: su cross di Ona Batlle, il colpo di testa di Redondo diventa un assist per il tap-in di Esther González. Il Var però cancella tutto per il fuorigioco del nueve che era oltre la linea difensiva. Solo un tiro, invece, per le vicecampionesse del mondo. Dopo 4’ di recupero, finisce 0-0 un primo tempo vivace che non ha assolutamente annoiato.
Nella ripresa, al 61’ il Var interviene di nuovo, questa volta per un presunto rigore in favore delle Leeuwinnen. Stephanie Frappart, infatti, assegna un tiro dal dischetto per un fallo di Paredes su Beerensteyn. Dopo on-field review al monitor, l'arbitro francese cambia la propria decisione, non concedendo la massima punizione. Dopo questo episodio le ragazze del ct Andries Jonker prendono coraggio, ma all’80’ ancora Var protagonista contro l'Olanda: penalty per fallo di mano di Stefanie van der Gragt, che "para" con il braccio troppo largo il cross della neoentrata Paralluelo. Dagli undici metri si presenta Mariona Caldentey che colpisce ancora il legno ma, a differenza della prima frazione di incontro, questa volta la conclusione entra in porta (81').
Al 91', nel primo dei 12 minuti di recupero, van der Gragt si fa perdonare il fallo del rigore e, su assist al bacio di Pelova, parte sul filo del fuorigioco e lascia partire un destro chirurgico che si insacca alle spalle di Cata Coll. Una soddisfazione per la giocatrice che, come già annunciato prima del Mondiale, dice addio al calcio giocato dopo la manifestazione. L'Olanda, con soli 2 tiri nello specchio porta ai supplementari la Spagna, che nei 90' calcia complessivamente 7 volte in porta su 17 tentativi.
Nei 30' aggiuntivi le Furie Rosse ci provano di più, eppure le olandesi hanno al 110' un'opportunità clamorosa con Beerensteyn. La numero 7, servita da una compagna, da ottima posizione calcia alto al volo. Rovesciamento di fronte, dopo il gol sbagliato dalla calciatrice della Juventus, e Jenni Hermoso imbuca per Salma Paralluelo che insacca in porta il pallone per il vantaggio iberico a 9' dal termine dei 120'. L'attaccante del Barcellona è diventata la più giovane marcatrice della Spagna ai Mondiali Femminili (19 anni e 271 giorni); inoltre, è anche la più giovane giocatrice a trovare la rete ai tempi supplementari nella storia della competizione.
La Spagna, alla fine di una partita dalle mille emozioni, esce meritatamente vittoriosa e diventa la prima semifinalista di questa rassegna iridata. Un risultato di prestigio per la selezione che ha mandato in gol più giocatrici in questo torneo: otto.
Per l'Olanda, nona nel ranking FIFA, è tanta la delusione dopo aver perso la possibilità di tornare in finale come a Francia 2019.
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