DA CATANZARO TROPPI TIFOSI....

Post-derby teso, senza il tifoso fermato non torniamo a casa: rilasciati 6 tifosi del Catanzaro

Post-derby teso, senza il tifoso fermato non torniamo a casa: rilasciati 6 tifosi del Catanzaro - immagine 1
Ricostruita passo passo la serata di follia che ha sporcato il derby calabrese.
Domenico La Marca

Il gip di Catanzaro Sara Mazzotta, all'indomani dell'udienza di convalida degli arresti seguiti ai disordini dopo il derby di serie B Cosenza-Catanzaro di domenica scorsa, ha convalidato l'arresto in flagranza differita effettuato martedì 5 marzo nei confronti di otto tifosi del Catanzaro accusati di resistenza aggravata e danneggiamento. Per quanto riguarda le misure cautelari il giudice ha stabilito di rimettere in libertà sei ultrà che erano sottoposti ai domiciliari e di comminare l'obbligo di firma e il divieto di dimora a Cosenza per altri due.

Altri tre tifosi indagati a piede libero

Lo stesso giudice Sara Mazzotta, analizzando le informative della Digos di Cosenza, ha tracciato un quadro di ciò che sarebbe accaduto, domenica 3 marzo, tra le 16 circa e la serata segnata dalle violenze. Un copione in tre atti.

Il primo contatto tra Digos di Cosenza e supporter giallorossi sarebbe avvenuto alle 16,10 del 3 marzo scorso nei pressi del Centro sportivo Real Cosenza. I tifosi in trasferta sarebbero dovuti essere 800. L’annotazione di polizia chiarisce che erano molti di più e conferma i dubbi su quanto avvenuto prima della loro partenza con gli intoppi nell’acquisto dei biglietti che hanno generato confusione. Dopo i primi spintoni, il cordone di sicurezza sarebbe arretrato fino a un cancello. "Non paghi - continua il racconto degli agenti - i tifosi del Catanzaro" avrebbero divelto il cancello, gettandolo a terra e mettendo a rischio le forze di polizia in servizio. Anche se il gip smonta l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, come conferma LaCnews24.it.

Dopo il derby vinto dagli ospiti per 2-0, gli ultrà lasciano lo stadio "alle 19, pur dopo vari tentativi di mediazione".  Nei pressi dello svincolo autostradale la situazione, già tesissima, deflagra. Ad avere la peggio un cliente del McDonald’s, che diventa il primo testimone di questa storia di tifo violento. Racconta di essere stato "aggredito senza alcun motivo" e che gli ultrà "indossavano tutti delle felpe nere, avevano il volto travisato e brandivano tra le mani grossi tubi di ferro". C’è un altro episodio. Riguarda il fermo di uno dei tifosi catanzaresi "più agitati". Si tratta di un 51enne bloccato mentre insegue alcuni ragazzi e portato in Questura. La sua “scomparsa” dal campo provoca la reazione degli ultras del Catanzaro che alle 21,10 chiariscono di non essere disposti ad allontanarsi dalla rotonda se l’uomo non tornerà nel capoluogo assieme a loro.

 

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