Il doppio ex

Slovan Bratislava, Kucka: “Giocando al Milan, ho realizzato il mio sogno”

Vincenzo Bellino
Vincenzo Bellino Redattore 
Slovan Bratislava, in conferenza stampa, alla vigilia della sfida col Milan, ha parlato l'ex calciatore rossonero Juraj Kucka
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Dopo lo 0-0 in campionato contro la Juventus, il Milan si appresta ad affrontare lo Slovan Bratislava nella gara valevole per la quinta giornata della fase a gironi unica di Champions League. In conferenza stampa è intervenuto l'attuale centrocampista slovacco, ex calciatore del Diavolo, Juraj Kucka.

Kucka: "Giocare al Milan è stato un sogno"

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Kucka ha raccontato il proprio stato d'animo non appena è venuto a conoscenza del fatto che il Milan sarebbe stata una delle squadre da affrontare nella prima fase di Champions League: "Ho avuto l'occasione di giocare in uno dei più grandi club mondiali: era un mio sogno. Non servono tante parole per quell'esultanza: ero troppo felice. Io sono un tifoso del Milan, sono legato al Milan. Giocare contro di loro, qui, in Champions, è qualcosa di speciale".

Il momento più bello con la maglia del Diavolo: "Ho sempre provato a dare il massimo, poi non ci riesci in ogni partita a vincere. Ma per impegno ho dato tutto e questo piaceva ai tifosi. Ho combattuto per la maglia. Il momento più bello è la vittoria in Supercoppa contro la Juve. Ho legato molto con Luca Antonelli, ma sono tanti quelli a cui sono legato".

Pulisic attira le attenzioni di Kucka, così come la crescita di Leao: "Con chi mi piacerebbe giocare? Difficile, tutti hanno grande qualità. Mi piace molto come gioca Pulisic, anche Leao è molto forte. Quando ero al Parma pensavo che Leao non sarebbe arrivato lontano e invece è cambiato qualcosa in sè stesso e ora è diventato un grande giocatore. Lo vedevo camminare in campo, sembrava non avere voglia di giocare. Ora è cambiato ed è diventato un giocatore di livello internazionale. L'unico con cui ho giocato che è ancora al Milan è Calabria".

E sulla sfida in programma martedì alle 18:45: "Mi auguro un Milan che soffra un po', come succede di solito contro le squadre un po' più deboli"