Spagna femminile, le molestie del Ct alle atlete: tutto nel libro di Danae Boronat

Ignacio Quereda è stato per 27 anni il commissario tecnico della Spagna femminile. Un’esperienza segnata dalle numerose molestie su alcune calciatrici, secondo le varie testimonianze raccolte dalla giornalista catalana Danae Boronat nel suo libro “No las llames chicas, llámalas futbolistas”.

Nel testo si svela come alcune delle stelle della Nazionale spagnola di oggi, come Jenni Hermoso, Vicky Losada, Irene Paredes, Alexia Putellas, la milanista Vero Boquete, Aitana Bonmatí e Nahikari García abbiano alzato la voce per denunciare i presunti abusi commessi da Quereda. L’ex allenatore ha dedicato alle ragazze frasi come “quello che ti serve è che ti mettono un pepe nel c***”, “quello che ti serve è un bravo maschio”, “mi ha pizzicato il c*** e ha detto: ‘Sai come i galli fertilizzare i polli’ o ‘sei grassa’”.

Tra i racconti più offensivi quello di Marta Corredera, catalana del Real Madrid che ha spiegato nei dettagli uno degli abusi psicologici subiti agli ordini di Quereda in un episodio davvero spiacevole: “Non riesco a contare il numero di volte in cui è venuto e mi ha sollevato la maglietta. ‘Togliti questo piercing, provoca infezioni!’, mi rimproverava. E io ‘Non lo indosso più, non la sollevi più’”.

Quereda, ct della Roja donne dal 1988 al 2015, rassegnò le dimissioni e fu sostituito da Jorge Vilda dopo una lettera dei membri della Nazionale spagnola che denunciava ufficialmente il disinteresse del tecnico per la preparazione delle partite in vista del Mondiale, poi disputato in Canada.