La Digos della Questura di Padova ha dato esecuzione, oggi giovedì 8 agosto, a 34 provvedimenti di Daspo disposti dal Questore della provincia di Forlì-Cesena nei confronti di altrettanti ultras tifosi del Padova, responsabili degli incidenti tra tifoserie allo stadio Manuzzi di Cesena.
IN TOTALE 172 ANNI LONTANO DAGLI STADI
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La reazione dei tifosi cesenati era stata gestita, dopo la provocazione dei padovani, dalle forze dell’ordine e del reparto Mobile di Padova. Dalle indagini, svolte anche con l’ausilio dei sistemi di videosorveglianza e delle immagini riprese dal personale della polizia scientifica, è emerso che gli ultras padovani per raggiungere lo stadio di Cesena hanno utilizzato 7 minivan percorrendo le strade della viabilità secondaria, uscendo al casello autostradale A14 di Forlì e non a quelli di Cesena e Cesena Nord, che erano presidiati dalle forze dell’ordine. L'obiettivo era quello di eludere tutti i controlli.
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L’attività di indagine del personale della Digos delle Questure di Forlì e Padova e del Commissariato di polizia di Stato di Cesena hanno consentito di individuare le responsabilità e consentire al Questore di Forlì-Cesena Claudio Mastromattei l’emissione di 34 provvedimenti Daspo a carico degli ultras padovani. Daspo che variano tra i 2 e 10 anni, con cumulo su 34 persone che porta ad un totale di 172 anni con il Divieto di entrare in uno stadio. "Si tratta di una condotta molto grave che necessita di una “risposta” immediata e robusta da parte delle Istituzioni", ha dichiarato il Questore di Forlì-Cesena. Ringrazio, per lo spirito di grande collaborazione, il Questore di Padova, Marco Odorisio. Le violenze erano state pianificate, e solo grazie all’intervento immediato delle Forze dell’ordine non hanno determinato feriti e più gravi turbative all’ordine pubblico. L’inizio del campionato è imminente e non verranno tollerate derive violente".
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