Il 7 aprile di 21 anni fa la squadra spagnola scrive una pagina di storia della Champions League con un risultato rimasto negli annali
“Non vince chi è più forte, ma chi vince è il più forte”, diceva la leggenda Franz Beckenbauer. Ecco perché il calcio è uno sport magnifico, perché niente è scontato. Tutto può succedere. Anche Davide può battere Golia. E il Milan questo lo ha imparato a sue spese il 7 aprile di 21 anni fa. Nella sfida di ritorno dei quarti di Champions League, allo Stadio Riazor di La Coruña, i diavoli si trovano davanti il Deportivo. Forti del 4-1 dell'andata (reti di Shevchenko, Pirlo e doppietta di Kakà), alla squadra di Carlo Ancelotti la strada sembra tutta in discesa, ma quello che successe quella sera entrerà nella storia.
45 minuti di pura follia: il Deportivo ribalta il Milan
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In campo il Deportivo impiega pochi minuti a far capire ai rossoneri che non sarà una semplice passeggiata. Anzi, appena cinque quando i galiziani sbloccano la partita con Pandiani. L’attaccante fa partire un sinistro radente a fil di palo sul quale Dida può poco. E’ 1-0. Il Milan sembra scombussolato e non reagisce e al 35’ Valeron, lasciato solo in area piccola, spinge in rete di testa un cross di Luque. Il Riazor diventa una bolgia. E non finisce qui. Poco prima dell'intervallo Luque scappa a Cafù e a tu per tu con Dida manda la palla sotto il sette per il 3-0. Il Milan è sparito.
Nella ripresa i rossoneri sembrano avere un sussulto ma è solo un'illusione poiché i giocatori rimangono incappati in una serata complicata facendo fatica ad arginare la foga dei galiziani. Al 76’ è Fran a sugellare il risultato. Il suo tiro viene deviato da Cafù in porta: è 4-0. Ancelotti rimane ammutolito. Increduli rimangono anche i tifosi rossoneri. Per i giocatori del Milan gli ultimi minuti sono soltanto una lunga e lenta agonia. Al triplice fischio il Deportivo scrive la storia. Nessuna squadra era mai riuscita a ribaltare uno svantaggio così ampio. Il Milan di Seedorf, Maldini, Kakà, Shevchenko, Pirlo, Nesta e Cafù, campione d'Europa in carica, viene umiliato ed eliminato dal torneo.
Lo stesso Andrea Pirlo, nella sua biografia, ha raccontato di quella sera: " I calciatori del Deportivo erano assatanati, galoppavano verso un traguardo che solo loro intuivano. Ciechi noi, che infatti siamo stati brutalizzati."
Formazioni
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DEPORTTIVO LA CORUNA (4-2-3-1): Molina; Manuel Pablo, Jorge Andrade, Naybet, Romero; Sergio (87’ Duscher), Mauro Silva; Victor, Valeron (90’ Djalminha), Luque (60’ Fran); Pandiani. All. Irureta
MILAN (4-3-1-2): Dida; Cafù, Nesta, Maldini, Pancaro (77’ Rui Costa); Gattuso, Pirlo (60’ Serginho), Seedorf; Kakà; Shevchenko, Tomasson (68’ Inzaghi). All. Ancelotti