IL DUBBIO, PROVA TV AD SQUADRAM...

CAPU…T DERBY – Cosa rischia Gatti

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Perché la richiesta di applicazione della prova tv contro il difensore della Juventus rischia di rafforzare il retropensiero sull'operato della Procura Figc
Redazione Derby Derby Derby

di Giovanni Capuano -

E' possibile che il pugno con cui Gatti ha colpito Djuric durante la sfida tra Juventus e Verona meritasse una sanzione disciplinare. Un cartellino giallo come minimo, forse anche rosso, e non semplicemente il fischio di un calcio di punizione in mezzo al campo come accaduto da parte dell'arbitro Feliciani, apparso in serata tutt'altro che positiva allo Stadium e non solo per come ha giudicato il contrasto tra difensore ed attaccante.

Brutta figura

E' certo, però, che chiedendo l'applicazione della prova televisiva il procuratore della Figc, Giuseppe Chiné, abbia fatto una brutta figura e autorizzato la coltivazione del dubbio di un trattamento di riguardo da parte sua nei confronti della Juventus. Perché non è plausibile che il capo dell'ufficio di inchiesta della Federcalcio non conosca le norme del Codice di Giustizia sportiva e, quindi, che non sapesse che la sua richiesta sarebbe stata destinata a cadere nel vuoto. E, dunque, viene da chiedersi perché si sia speso in una guerra persa in partenza.

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Recita l'articolo 61, che si occupa dei "mezzi di prova" e della possibilità di utilizzare riprese televisive, che questa facoltà è prevista limitatamente a fatti "non visti dall'arbitro o dal Var con la conseguenza che l'arbitro non ha potuto prendere decisioni al riguardo". A Chiné e a chi lo ha (mal) consigliato sarebbe stato sufficiente guardare la registrazione di Juventus-Verona per accorgersi che Feliciani aveva visto, fischiato e risposto già in campo alle proteste dei veronesi e che è assai probabile che il Var Nasca abbia effettuato il consueto check silenzioso.

Quindi Gatti non era da prova tv e mai avrebbe potuto esserlo. E lo stesso vale per la sceneggiata di Faraoni sul gol giustamente annullato a Kean non essendo previsto dalle norme l'utilizzo della prova tv per condotte gravemente antisportive che abbiano portato alla cancellazione di una rete. Solo che Chiné ha forzato la mano su Gatti e si è astenuto su Kean insinuando il dubbio di un accanimento ad squadram.

Non sarà certamente così, però spesso la forma è sostanza. Il Giudice sportivo ha rimesso le cose a posto e non poteva andare diversamente. Gatti sa che da oggi sarà un osservato speciale perché, al netto delle questioni procedurali, il suo gesto non è stato bello e ora è stato evidenziato finendo nella memoria di arbitri e addetti ai lavori.

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