ANCORA QUALCHE CHANCE

CAPU…T DERBY – Inzaghi, Sacchi e i 7 minuti di Pioli

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La vittoria nel derby d'andata è la rivincita di un allenatore troppo criticato. E la sconfitta anche nel post partita del suo avversario di serata

di Giovanni Capuano -

La vittoria nella semifinale d'andata della Champions League, netta ma non definitiva perché è mancato il colpo del ko, rappresenta per Simone Inzaghi un'enorme rivincita contro tutto quello che lo circonda. Non solo chi lo ha messo per mesi sulla graticola, alzando via via l'asticella come se il colpevole delle tante sconfitte in campionato fosse solo lui e non anche la squadra, ma anche verso una parte della critica che non ne apprezza fino in fondo il valore. In cima a tutti Arrigo Sacchi, che oggi sulla Gazzetta celebra il successo dell'Inter come strameritato "ma anche perché i rossoneri nel primo tempo non erano in campo" e che da sempre non perde occasione per spiegare al mondo che il calcio di Inzaghi è vecchio e poco europeo.

L'Euro derby capitolo 1 è stato un capolavoro di calcio verticale

Un calcio veloce e spietato nell'esaltare i punti di superiorità dell'Inter nei confronti della rivale. E non si è trattato della prima volta in questi due anni sulla panchina nerazzurra. Non sarà il calcio totale di Guardiola e del suo City, ma abbastanza per far dire che in Italia solo pochi raggiungono i picchi dell'Inter di Inzaghi, descritta spesso e volentieri - soprattutto da Sacchi - come una specie di comitiva disorganizzata praticante un football degli anni Sessanta.

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Stefano Pioli, invece, ha perso al di là dell'assenza di Leao che pure è pesata non poco. Il problema è che è mancato tutto il Milan, non solo il portoghese. E' mancata anche un po' di lucidità complessiva e la frase del tecnico nel post gara ("... fino al settimo minuto l'Inter non era ancora entrata nella nostra area di rigore") assomiglia a qualche uscita di mazzarriana memoria. E' chiaro che l'allenatore rossonero intendesse dire altro ed è evidente anche che non ritenga un fattore l'arbitraggio dello spagnolo Gil Manzano che pure è stato evocato parlando della partita. A proposito: dando un'occhiata rapida alle moviole si conferma che Manzano ha arbitrato male tra cartellini gialli risparmiati (Theo Hernandez e Dumfries su tutti), rigori dati che non c'erano e omessi con espulsione annessa (Krunic su Bastoni). Un disastro, certamente non penalizzante in modo decisivo per il Milan. Meglio dirlo, perché resti agli atti in attesa della rivincita in cui il Milan si gioca ancora qualche chance e l'Inter deve fare i conti con gioia e rimpianti.

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