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LA PAROLA AI TIFOSI – Liga e Serie A si alleino contro la Premier…

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Una Superlega italo-spagnola contro la Superlega britannica...

Redazione DDD

Riceviamo e pubblichiamo dai lettori -

di Antonio Rossi -

La Juventus targata Andrea Agnelli alla resa dei conti ha pagato l'aspirazione di voler essere una grande realtà europea nel calcio operando in un contesto calcistico indigeno che non le può permettere di raggiungere questo ruolo, e una delle principali cause di questa défaillance è la differenza di introiti economici che esiste tra il nostro Campionato e quello inglese in fatto di diritti televisivi legati alle partite tramesse in tv.

La Premier  League ogni anno che passa continua ad aumentare i ricavi

Ricavi che derivano dalla vendita dei diritti televisivi mentre gli altri Campionati sono stazionari per quanto concerne i proventi economici che derivano dalla trasmissione in diretta delle partite di calcio in tv. Alcune società (in primis il Real Madrid, vero motore dell'iniziativa) hanno pensato che l'unica maniera per opporsi al predominio economico  delle squadre della perfida Albione fosse quella di creare un nuovo torneo che raggruppasse le migliori squadre di alcuni campionati europei, un progetto che però cozza pesantemente contro gli interessi dei tornei nazionali e delle competizioni internazionali organizzate dalla Uefa. La vicenda è ancora in divenire ma visto gli ultimi sviluppi in casa Juventus e il parere dell'avvocato generale della Corte di giustizia europea in materia, c’è da presumere a questo punto che a difendere questo progetto siano rimaste solo Real Madrid e Barcellona, le quali in questa iniziativa sono pure pesantemente osteggiate dal presidente della Liga spagnola Tebas. Se in questo calcio oramai contano solo i soldi e lo si è visto a proposito delle nefandezze che vengono ipotizzate nei meccanismi di assegnazione dei Mondiali di Calcio al Qatar, tanto vale mettere in atto iniziative che possano portare più introiti ai club di calcio turandosi pesantemente il naso quanto alla loro legittimità sportiva.

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Il presidente del Real Madrid Florentino Perez adduce come scusa per la creazione della Superlega la scarsa frequenza delle partite tra le migliori squadre europee, relegate solo ad alcuni incontri in Champions League, ma se togliamo le squadre inglesi, che si sono fatte la loro Superlega, il Bayern Monaco e il PSG che  non si sono associate al primo progetto del super torneo chi resta per organizzare una competizione che possa essere credibile da opporsi come interesse ai campionati nazionali e alle coppe europee? In realtà poca roba, qualche squadra spagnola, alcune formazioni italiane di calcio decadute come valore calcistico a livello internazionale e altre squadre di Campionati minori una volta gloriose (vedi Benfica, Porto, Ajax, Bruges e qualcun'altra) ma oramai ridotte solo a comparse nel panorama calcistico internazionale. Florentino Perez non vuole rassegnarsi allo strapotere economico degli inglesi? Non bisogna mica andare a rompere le scatole all'Uefa e a stravolgere i campionati nazionali per raggiungere questo scopo, si può tranquillamente far concorrenza alla Premier League facendo interagire la Liga e la Serie A ad esempio nella corsa allo Scudetto delle rispettive nazioni. Per compiacere le tv a pagamento, le tre grandi squadre storiche spagnole Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid più un'altra squadra spagnola scelta in base alla classifica di campionato da una parte, e le tre grandi storiche del nostro calcio, Juventus, Milan, Inter e un'altra squadra italiana, scelta anche questa per merito dall'altra si incontrino tra loro durante la disputa dei rispettivi Campionati e i punti raccolti in queste partite vengano sommati alla classifica dei campionati d'appartenenza.

La Juventus ad esempio, dovendo affrontare nella corsa allo Scudetto italiano Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid e una squadra spagnola X, non affronterà quattro squadre italiane, il criterio per scegliere queste formazioni escluse potrebbe essere il seguente: le sedici squadre italiane rimanenti (varrà anche per le spagnole) verranno divise in quattro gruppi in base alla classifica del campionato precedente (le neo promosse faranno gruppo con la squadra ultima classificata che non è retrocessa): verrà sorteggiata una squadra per gruppo che non incontrerà la Juventus e questa squadra verrà accoppiata ad una squadra equivalente del gruppo spagnolo. In sostanza avverrà in questa commistione di Campionati che quattro squadre spagnole e quattro italiane si incontreranno tra loro durante il campionato in partite di andata e ritorno mentre il resto del lotto di formazioni iberiche e italiche lo farà una sola volta tra loro.

Senza andare a rompere le scatole all'Uefa e agli altri campionati si avrebbero una serie di partite di cartello in più semplicemente facendo interagire i campionati italiano e spagnolo, da come intendiamo oggi la disputa per la corsa allo Scudetto è un obbrobrio sportivo ma visto dal lato del business legato al calcio offrire tutti gli anni partite ufficiali in cui si incontrano tra loro Real Madrid, Barcellona, Juve, Milan ecc ecc… i compensi per diritti televisivi per la Liga e la nostrana Lega Calcio lieviterebbero in maniera esponenziale, a quel punto faresti veramente concorrenza alla Premier League per quanto riguarda la vendita all'estero dei diritti televisivi e ovviamente miglioreresti anche i compensi nazionali legati ad essi. Lo scontro tra quattro squadre italiane e spagnole darebbe vita anche ad un torneo nel torneo, chi farà più punti in questi scontri diretti si vedrà assegnata una coppa che porterà il nome di qualche sponsor che se la aggiudicherà attraverso apposita gara d'asta. Squadre come Real Madrid, Barcellona, Juventus possono fare aumentare i propri introiti in fatto di incasso da stadio, diritti televisivi, sponsor senza dover stravolgere l'intero sistema calcistico europeo creando una Superlega multinazionale, basterebbe solo sincronizzare il Campionato italiano e spagnolo a certe condizioni, prospettiva che forse a più sembrerà un pugno in un occhio rispetto al modo che abbiamo finora concepito come si debba svolgere un Campionato di Calcio nazionale ma di sicuro farebbe meno male al movimento pallonaro europeo di quello che hanno in mente Florentino Perez e company per rimpinguare le casse dei loro club.

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