TENSIONI IN CITTA'

ORDINE DEL…GIORNO – Il nuovo stadio di Milano non è il derby…dell’autostop…

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La dimostrazione plastica del cambio di proprietà e di linea del Milan

Redazione DDD

di Franco Ordine -

Al termine dell’incontro con Inter e Milan sulla questione nuovo stadio di Milano, il sindaco Sala ha detto: “Sono amareggiato, il vecchio San Siro non lo vuole più nessuno”. Ha aggiunto: “Il Milan vuole andare a “La Maura” e ha l’intenzione di fare lo stadio e portarci il Vismara, il settore giovanile cioè più le squadre femminili”. L’ad neroazzurro Antonello ha completato: “L’Inter ha piano B fuori dal comune di Milano”. A questo punto sono tre le principali considerazioni sulla materia: 1) i cittadini milanesi dovranno accollarsi, sulle loro spalle, sotto forma di tasse aggiuntive, il costo di manutenzione di San Siro trasformata in una cattedrale nel deserto.

Seguiranno… ringraziamenti a comitati di quartieri e fronte degli ecologisti

2) il disappunto dell’Inter sulla decisione del Milan di fare lo stadio da solo è paragonabile all’autostoppista che pensava di salire a bordo per un lunghissimo e oneroso viaggio ospitato gratuitamente.

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3) il cambio di programma del Milan ha coinciso con il cambio di proprietà, Gerry Cardinale invece che la famiglia Singer, a dimostrazione plastica perciò che chi comanda a casa Milan è RedBird e non più Elliott (per gli acchiappafarfalle, si prega di ripassare prossimamente; ndr).

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