I REGALINI DELLA SOSTA...

ORDINE DEL…GIORNO – Infortuni e inutilità Nations League: perché i calciatori tacciono?

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Courtois ha detto la sua. E gli altri?

Redazione DDD

di Franco Ordine -

La prima e unica sosta per le nazionali ha “regalato” al calcio italiano e non solo, un lungo e malinconico elenco di gravi infortuni. Dalle nostre parti, Inter e Milan hanno pagato fin qui il prezzo più caro, con la perdita secca per un mese di Brozovic, il pilota del gioco, e Maignan, il portierone francese protagonista dello scudetto.

Il pericolo Nations League

Ai margini del club Italia si sono registrate alcune defezioni che qualche polemica hanno provocato (una su tutte, quella riferita a Ciro Immobile). Ricordo perfettamente che qualche mese fa, il portiere del Belgio e del Real Madrid, Courtois, è intervenuto sulla materia segnalando il rischio dell’usura per i calciatori.

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Ecco il punto, allora. Mancano all’appello proprio i calciatori. Sono loro che in cambio dei ricchi stipendi, barattano la propria salute e quella tecnico-economica dei rispettivi club, accettando qualsiasi torneo, anche il più inutile e pericoloso come quello denominato Nations League, effettuato in una stagione dal calendario folle per via del mondiale invernale. O i calciatori si danno una mossa e impongono una riflessione ai baroni di Uefa e Fifa, oppure non usciremo da questa corsa ai guadagni delle due organizzazioni calcistiche.

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