LA STAGIONE MONDIALE E I GIOCATORI STAGIONATI

ORDINE DEL…GIORNO – Stress e Mondiali: troppi carichi di lavoro, meglio i giovani…

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Non è solo fatalità...

Redazione DDD

di Franco Ordine -

Si ferma Di Maria, l’artista inseguito da Max Allegri e dalla Juve per mezza estate. Si blocca Mkhitaryan, il rifinitore sedotto dall’Inter per non dipendere dagli estri incerti di Calhanoglu. Sono i primi inquietanti segnali di una tendenza che la stagione “accelerata” realizzata per consentire l’anomalia del mondiale invernale nel Qatar può soltanto dilatare.

I primi effetti del Mondiale

Non dimentichiamo che dal 13 agosto fino al 13 novembre si corre per due mesi e mezzo (nelle due finestre disponibili ci sono gli impegni delle nazionali) come indemoniati per coprire la distanza di 15 partite di campionati che diventano 21 addirittura per i club impegnati nelle coppe. Questo comporta uno stress incredibile e la necessità di allestire una rosa capace di garantire adeguati ricambi senza scadere nella resa.

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Se i primi a pagare pegno sono Juve e Inter, non deve sembrare uno sgambetto del destino ma l’effetto, in questo senso rischioso, di puntare su campioni collaudati e datati per provare a vincere subito. Solo il Napoli ha seguito il modello opposto che sembra ricalcare, in qualche modo, la strada scelta dal Milan due anni e mezzo fa con l’avvento di Elliott. Spalletti ha perso per strada Insigne, Mertens, Koulibaly e Ghoulam per puntare su un quartetto meno stagionato dalle prospettive promettenti. Forse aiuterà anche a sopportare meglio i carichi di lavoro.

 

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