OBBIETTIVI E PRESSIONI

TACKLE DURO – Il derby dei media su chi fallirà tra Inzaghi e Allegri

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Due allenatori che non possono fallire l’obiettivo Scudetto: uno ha già steccato ieri con la Samp e l’altro è atteso al varco venerdì all’Olimpico dalla Lazio

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Inter, Roma e Napoli sono già in fuga. Ovviamente è un paradosso ma il punteggio pieno ripara dalle critiche della stampa, perché su Allegri si è già accesa la spia rossa dell’emergenza ma pure lui, nonostante un mercato con Pogba, Di Maria, Bremer e Kostic, ieri ha dovuto giocare ancora con Rugani e De Sciglio, perché certi errori societari la Juve se li porta ancora addosso come zavorre: e in campo poi si vede. A Dazn gli dicono “la squadra era lunga” ma lui risponde “non abbiamo preso gol in due partite”. Ma intanto la pioggia di critiche è già battente su tutta Torino, dopo vediamo cosa scrivono i giornali sulle loro prime pagine.

Piovono critiche...

Allegri è da sempre nel mirino dei contestatori soprattutto bianconeri, da quando arrivò sostituendo Conte fino a oggi, con polemiche che si scatenano ai primi tentennamenti. Lui si è fatto blindare con un contratto da 9 milioni all’anno ma proprio per questo gli si chiede che possa incidere nel gioco della sua squadra più di quel che fa. È al secondo anno e dopo che ha chiuso la scorsa stagione a zeru tituli, oggi non può più pensare di non vincere lo Scudetto, ma il suo “rivale” e “nemico” Inzaghi non può permetterglielo, e ora spieghiamo perché.

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Nel prossimo turno la Juve ospiterà la Roma, che è a punteggio pieno ma che ha perso Wijnaldum almeno fino a gennaio e Zaniolo per tre settimane. Ci sarà Dybala e con questa Juve che cerca Depay viene da chiedersi perché si sia lasciata sfuggire la Joya, ma ormai è andata così e c’è da giurare che u picciriddu stavolta vorrà far piangere le lacrime che ha versato lui il 22 maggio, quando si è congedato dal suo pubblico dello Stadium. Le critiche sulla Juve ci sono già, Dybala con la Roma non ha ancora segnato. Vedremo se il destino sarà beffardo. Prima di parlare dell’Inter è giusto ricordare che anche il Napoli viaggia che è una meraviglia. Pure se ha salutato Mertens, Insigne e Koulibaly. Perché ha ritrovato Osimhen e gli hanno messo a fianco ZiZi Kvaracomecavolosichiama. Il georgiano ha già segnato di testa, da fuori e con un dribbling più tiro dentro l’area. Insomma i fondamentali li ha tutti e le sue skill sono elevate. “Se Luciano riesce pure nel miracolo con Ndombele…” dice Di Canio al Club di Caressa, come a dire: se saprà sfruttare il talento dell’ex Tottenham lo Scudetto sembra davvero possibile. Napoli città lo meriterebbe, anche perché dopo gli ultimi tre acquisti ha ritrovato entusiasmo.

E poi c’è l’Inter, che ha la rabbia per aver perso tricolore e seconda stella, beffata dal Milan che oggi - parola di Tonali - fatica a dimenticare di aver vinto. All’Inter, invece, che non hanno vinto se lo ricordano bene. Soprattutto l’allenatore Inzaghi, che in tutta questa estate non ha sentito il tormentone Litoranea di Elisa e Matilda De Angelis, ma il fastidioso ritornello delle vedove contiane “ah, se ci fosse stato Andonio”. Lui per primo sa che non può non vincere, e la pressione è una variabile da gestire a questi livelli. Pardo a Tutti Convocati dice che “L’Inter ha ritrovato le sue vecchie abitudini con la LuLa” e a dargli dei “favoriti” ci si mette pure Paolo Condò, perché “la Juve può lottare per lo Scudetto solo se Di Maria e Pogba possono giocare 30 partite l’anno”. Per l’Inter però c’è l’incognita Champions, è nel terzo gruppo e può rischiare partite dal grande dispendio di energie fisiche e mentali. Forse anche per questo Inzaghi spinge per avere Acerbi. Sul web parte il #nonlovogliamo e Zazzaroni a Pressing attacca chi dà peso giornalistico a proteste di pochi individui online.

Tra Allegri e Inzaghi c’è un dualismo di vecchia data. I due si sono sfidati in alcune finali col piacentino che, tra Lazio e Inter, spesso ha dato dispiaceri al livornese. Molto spesso, poi, il nome di Simone Inzaghi è stato fatto in alcune stanze a Torino per sostituire Allegri, già prima che lo cacciasse CR7. Inzaghi sembrava destinato a vincere lo Scudetto con la Lazio, ma lo vinse Sarri. Poi lo ha perso contro Pioli, oggi vorrebbe vincere anche per dimostrare ai dirigenti della Juve che si sono sbagliati a non chiamarlo anni fa. Il Corriere dello Sport oggi attacca Allegri: “Non è Juve” sparato a tutta pagina. “Deludente 0-0 con la Samp” nel catenaccio e l’arrivo di Milik per addolcire un po’ la situazione. Tuttosport chiede “Juve, tutto qui?” e mette in mezzo pure i giocatori, visto che anche Vlahovic ora è nel mirino della critica, con Giuseppe Pastore che su Twitter nota che con la Samp il serbo ha fatto il “primo tocco di palla nella metà campo avversaria al minuto 50”. La Gazzetta titola “Max a secco”, “com’è dura per Dusan senza Di Maria”. Già.

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