IL PENTIMENTO...

TACKLE DURO – Il derby dei media su Conte che aspetta la Juve

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Mentre siamo impegnati nella pausa nazionali più allucinante di sempre Andonio va a Belve a dire che gli piacerebbe allenare Roma e Napoli ma che è pentito di aver lasciato la Juve, e Allegri vacilla.
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di Roberto Dupplicato -

C’è da scommettere che la telenovela Conte Juventus non sia all’ultima puntata, anzi la serie rischia di superare pure tutte quelle di beautifull. Antonio conte va in Rai da Francesca Fagnani e a Belve  rilascia una dichiarazione bestiale che infiamma la tifoseria bianconera e allarma Max Allegri. Perché vivere i risultati della Juve con il fiato sul collo di Antonio da Lecce non lo si augura a nessuno.

Tutti sono paragonati a lui

A Inzaghi all’Inter qualcuno dice “se c’era Conte non avrebbero perso lo Scudetto col Milan”, e pure al primo Max che arrivò due volte in finale di Champions gli juventini mormoravano “Conte una l’avrebbe vinta”. Ha sempre ragione per la critica, ma quando se ne va dai club sbatte sempre la porta. 

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È per questo che molti tifosi della Juve non ce l’hanno ancora con lui: per come se ne andò nel 2014. Che poi abbia vinto pure uno scudetto con l’Inter, interrompendo la striscia di vittorie bianconere, è stata per alcuni un’aggravante. Mentre altri ne alimentavano il mito “lui ci ha fatto cominciare a vincere e lui ci ha fatto terminare la striscia”. A un passo dal decimo, un simbolo che non c’è. 

Poi con Antonio una parte di popolo bianconero ce l’ha anche perché nella stessa intervista su Rai 2 ha parlato anche del suo gradimento per le piazze di Napoli e Roma. Si dovevano arrabbiare Mourinho e Garcia ma se la sono presa quei permalosi dell’interpretazione integralista del verbo “vincere è l’unica cosa che conta”. Cioè se la sono presa solo i frustrati.

Ora Allegri ha l’obbligo di vincere o gli diranno “dai che tra un anno e mezzo hai finito e qui torna Antonio e con Antonio si vince”. Povero acciughina, non gli bastavano i guai a centrocampo e un gioco latitante, ora c’è Conte alla finestra. Il tutto mentre deve giocare la Nazionale, c’è il caso scommesse e in generale, vedi il caos sui diritti tv, non tira una buona aria.

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