POI C'E' IL MILAN...

TACKLE DURO – Il derby dei media su Juve e Inter favorite per lo Scudetto

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Allegri e Inzaghi col dovere di vincere, Milan tricolore ma non è la più forte, Mou vuole soffiare lo spot Champions a Spalletti che punge Dela perché Mertens può andare alla Juve

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Beppe Marotta ha tracciato la rotta della seconda stella, quello è il cammino, ma verso l’isola che non c’è spunta Allegri Capitan Uncino: la Juve è tornata grande e, infortunio di Pogba a parte, è sicuramente nella prima fila di partenza nella griglia Scudetto, che vede l’Inter di Lukaku davanti al Milan di Pioli. Non per il precampionato o per la campagna acquisti, ma perché la rivincita è un sentimento presente ad Appiano gentile e stavolta il Diavolo potrebbe non metterci il coperchio, come si dice nei proverbi. A Zhang è sfuggito il colpo Dybala, la linea difensiva non è ancora definitiva ma se restano Srkiniar e Dumfries la squadra a disposizione di Simone Inzaghi è la più forte, sulla carta. Sicuramente la partenza di Perisic si farà sentire e Fabrizio Biasin dice che una volta perso il croato a sinistra, se si dovesse perdere pure l’olandese a destra “sarebbe un bel problema”. Se Skriniar resta in stand by, sull’esterno è forte l’interesse inglese (qualcuno direbbe “suonano le sirene”, ma le sirene che “attirano” cantano, era nell’Odissea…). Negli anni sono andati via dopo una sola stagione Cancelo e Hakimi, non è poi sempre facile trovare un interprete nel ruolo bravo come si è dimostrato Denzel. Però, a oggi, con Big Rom e Dzeko a rimorchio solo Simone Inzaghi può non arrivare primo.

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Allegri è tornato a parlare di “obbligo Scudetto”, ieri sulla Gazzetta lo ha fatto anche Locatelli: “non possiamo nasconderci”, anche perché quello lo hanno già fatto in amichevole con il Real Madrid. È vero, era calcio di luglio, ma gli olè americani con i giocatori della Juve ridicolizzati dal palleggio degli Ancelotti Boys sono stati una colonna sonora d’umiliazione che, ai campioni, non piace mai subire. Di Maria marcato da Toni Kross è sembrato un pulcino che cercava di imparare a stare in acqua, ma è chiaro che in Serie A la sua è una presenza che cambia l’indirizzo delle partite. Poi ci sono Vlahovic, Bremer e Pogba, sul cui infortunio forse c’è qualche esame da fare in più ma, soprattutto, non c’è la possibilità che Max Allegri aggiunga qualcosa di tattico per meritarsi i 9 milioni all’anno. Perin ha detto che ora “partono dal basso”, se l’ha sentito Lele Adani avrà sputato la colazione!

Poi c’è il Milan che ha nel collettivo l’uomo in più. Arriva anche Chalresl De Ketlar (lo ha detto lui che si pronuncia così’) e quindi ci sarà chi saprà cambiare passo sulla trequarti, luogo in cui fra Brahim e Messias non si è trovato mai un titolare vero. Theo Hernandez contro l’Olympique ha letteralmente lasciato tutti a bocca aperta: le sue falcate, il suo calcio e la sua esuberanza fisica lo stanno proponendo come uno dei migliori interpreti mondiali nel ruolo. Negli anni ha cambiato testa, e si vede. Poi si è fatto pure biondo solero, ecco sul look un appunto glielo si può fare (“è un paja e fieno che se usa a Miami”). Giroud è in super forma, Ibra pure e si guarda il Milan in tv, Origi stupirà: ma il Milan parte dietro Inter e Juve e il ruolo dell’outsider l’anno scorso ha portato fortuna, sogghignano i milanisti sull’etere.

Poi chi, Napoli o Roma? A livello d’umore della città non ci sono discorsi da fare. A Napoli si respira aria di contestazione, malcontento, disincanto. L’amore col presidente è finito? Da come sembra il ritorno di fiamma non è detto sia possibile. Dybala ha scelto la Roma e il Napoli ha preso Kim (attenzione alla pronuncia del nome completo). E ora la Roma prende pure Gini Wijnaldum, un top player assoluto. Ovvio che se a Napoli hanno salutato Insigne, Mertens e Koulibaly ci sia meno convinzione di poter riacciuffare il quarto posto. Spalletti a Sky ci è andato giù pesante: “Si è deciso di abbassare il tetto degli stipendi, è chiaro ti togli una fetta di mercato che se gli altri usano portano a casa il pronto subito”. Il riferimento può essere alla Joya, che a Roma è stato presentato davvero come un Re. Le immagini hanno fatto il giro del mondo e destato stupore, starà a lui rispettare le aspettative, ma certo è che quello che ha visto in una notte non lo ha mai visto in tante feste Scudetto a Torino.

Dietro ci sono Lazio e Atalanta, con i bergamaschi che si sono resi conto di essersi svegliati fuori dalle coppe e che devono gestire il guaio Palomino. Quando si parla di doping o possibile doping bisogna far parlare le provette, altro non si può dire quindi aspettiamo. Ma per Gasperini deve dimostrare che è capace di miracoli anche senza Sartori e la società con la quale è arrivato in Champions. Le sue qualità sono indiscutibili ma certe vette le ha toccate solo con el Papu Gomez in forma, ora dimostri di saper andare oltre quel gruppo. La Lazio vive un momento di poco entusiasmo, è arrivato Romagnoli ma è inutile negare che i giallorossi siano più esaltati da quanto accaduto negli ultimi 12 mesi targati Friedkin, Sarri al secondo anno, se seguito, dà garanzie di buon gioco. Ma senza un vice Immobile e un’alternativa offensiva reale, la Lazio non potrà volare in alto. Inoltre le ultime indiscrezioni parlano di Milinkovic-Savic in direzione Juventus, fosse vero la Lazio perderebbe una pedina fondamentale per il Sarrismo ma la Juve diventerebbe la favorita numero uno per il tricolore.

Dietro il Torino e la Fiorentina, sempre che Juric e Vagnati trovino l’amalgama di Massimilniana memoria ma certo, il mercato è aperto per un mese e le squadre si possono chiudere anche dopo l’asta del fantacalcio, in Senato si è visto l’onorevole La Russa con la Gazzetta aperta sullo scranno, stava cercando anche lui la formazione ideale? Sui giornali di oggi la Gazza spara la pazza idea Mertens alla Juve come vice Vlahovic. Mica male. Ma soprattutto dichiara la ricerca del bis per il Milan di Giroud, mentre di spalla si chiede di più a Gosens. Per il Corriere dello Sport il titolone a nove colonne è “Inzaghi ha paura” perché la possibilità di veder partire Dumfries e Skriniar non è scongiurata. C’è spazio per Fabregas al Como e per Palmieri verso la Lazio, oltre che l’arrivo di CDK al Milan. Per Tuttosport serve “subito uno” anche perché Pogba potrebbe stare fuori dai tre ai cinque mesi: Muriel, Morata, Mertens, Arnautovic e Raspadori. Non manca più nessuno, anzi spunta un 5% di Martial e Depay. Solo non si vedono i due leocorni.

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