SE NE PARLA E SE NE RIPARLA

TACKLE DURO – Il derby dei media su Theo e Leao contro Fonseca e Di Canio

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La scena dell’Olimpico fa ancora discutere e ieri Rafa ha twittato una vecchia foto dell’opinionista di Sky mentre fa il saluto romano: la butta in politica, ma anche quelli di sinistra pensano che lui e Theo siano ingiustificabili
Redazione Derby Derby Derby

di Roberto Dupplicato -

La sinistra riparta da Rafael Leao, che ieri ha risposto alle critiche ricevute su Sky da Paolo Di Cacio. Il perché il portoghese sia stato nel mirino mediatico è ormai di dominio pubblico: sabato contro la Lazio lui e Theo Hernandez non sono andati a fare il cooling break con l’allenatore e i compagni, una scena che ha sancito anche in modo visivo la spaccatura che c’è all’interno dello spogliatoio del Milan con i due calciatori più forti della rosa che, messi in panchina nella gara dell’Olimpico, decidono anche quando entrano di far vedere a tutti che loro con Fonseca non ci parlano. Va bene, siete fighissimi. Però ci sarebbero anche i compagni e voi sareste in uno sport di squadra, quindi se qualcosa non va la si affronta tutti insieme come un gruppo, non come una banda di solisti che vanno ognuno dove gli pare. Già sabato sera si parla anche dell’assenza di Ibra, della sua misteriosa vacanza comparsa su un tweet di Milannews e scomparsa pochi minuti dopo, come se King Z si sia arrabbiato: certo è che Maldini non andava in vacanza quando c’erano le partite, sapeva presenziare tra spogliatoio e tribuna, ed è per questo che poi il Milan oggi fa più fatica a tenere la barra dritta: Fonseca non conosce bene il gruppo come Pioli, Zlatan non ha la stessa esperienza di Maldini in società.

Certe cose non si improvvisano 

E oggi al Milan è "liberi tutti", con Leao e Theo che se ne approfittano. Hanno dato l’idea di gruppo spaccato o comunque hanno fatto vedere a tutti che scaricano l’allenatore, che con un’altro giro a vuoto e una sconfitta rotonda nel derby potrebbe saltare già a settembre. Su Theo e Leao Di Canio al club di Sky ha detto che “ai miei tempi i compagni di squadra li avrebbero attaccati al muro veramente con i cazzottoni, declassati da quell'atteggiamento”. Prima di attaccare direttamente il francese, che ha un atteggiamento veramente urticante, considerando anche quanto e come non correva col Parma nel giorno della sconfitta del Diavolo al Tardini per 2-1. "Questa è una vergogna, questi due giocatori… il capitano! Si mette là a parlottare, è delegittimazione, come a dire ‘guarda questo’… ma che stai facendo?”. Il francese per tutta risposta se n’è andato a Monza a vedere il gran premio, era il day off e chi se ne frega delle polemiche in quel giorno, anche se vederlo in giro tranquillo dopo tutto sto casino un po’ fa riflettere: come al solito i tifosi soffrono più dei calciatori.

Il portoghese del Milan se l’è presa ma sbaglia considerando che è vero che ci sta facendo vedere poche prestazioni di livello rispetto alla media delle sue partite, Theo forse è rimasto all’Europeo in Germania: voleva andare al Real Madrid? C’è rimasto male che i blancos non lo hanno preso e vuole sfogarsi col club che lo ha reso grande? Per ora però quello che ha reagito peggio è Leao, che posta sui social una foto del saluto romano di Di Canio del 2005, uno che ha anche la parola Dux tatuata sul braccio ma che nel 2017 di quel gesto aveva detto: "Il saluto romano sotto la Nord è la cosa di cui più mi pento nella mia carriera”. Quindi la foto c’è, ma lo stesso Di Canio la rinnega, Leao ha voluto usarla strumentalmente come a dire "ce l'ha con me per motivi politici", producendosi in una giocata maldestra e goffa che lo rende ancora più colpevole, perché prende in giro le persone facendo finta che Di Canio lo attacchi per motivi extra campo: ma chi si crede di essere questo Leao, Nelson Mandela?

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