TIFOSI DISORIENTATI

TACKLE DURO – Il derby dei media sul finale di stagione e l’addio a Berlusconi

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Con la Finale di Champions si è chiuso l’anno più pazzo del calcio Mondiale, che saluta Berlusconi, uno dei presidenti più titolati della storia
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di Roberto Dupplicato -

Berlusconi ci lascia a verdetti stagionali ormai incontrovertibili, se ne va uno dei presidenti più vincenti del calcio mondiale con i suoi 29 trofei in 31 anni tra cui 5 Champions, il Monza portato in A e vicino all’Europa, gli schemi sul portiere che la deve buttare in avanti per cercare il gol. All calcio sicuramente Berlusconi mancherà tantissimo, come ai giornalisti che in questi anni lo anno inseguito nelle mitologiche cene post partita del Milan, quando si faceva tardi perché al ristorante ci si divertiva a cantare. Finisce un’era, e sabato si è chiusa pure la stagione con Guardiola che finalmente ha vinto la Champions senza Messi e l’Inter che ha perso una Finale giocata come ogni tifoso vorrebbe, gol a parte. Finisce male per le italiane, Inter e Viola beffate da inglesi che fanno le italiane e la Roma che ha trovato nell’arbitro Taylor un uomo non di Manica larga. Rimpianti e pianti, post social e tanti complimenti che sanno di quell’odioso sapore del “grazie lo stesso”, che sa di sconfitta e di ingiustizia e che è difficile mandare giù. Riusciremo ad avere tre squadre in finale nelle tre coppe?

Quando ricapiterà all’Inter di arrivare di nuovo in Finale? Boh

Perché il calcio italiano non è tornato, anche se gli azzurrini dell’Under 20 al mondiale ci hanno emozionato, perdendo solo nel finale contro l’Uruguay. Bella figura ma la coppa è Charrua, e si rosica anche perché il talento Casadei gioca al Chelsea. Cioè, gioca… è del Chelsea. Allegri è della Juve ma è tentato dalle offerte del calcio arabo che punta a organizzare un altro mondiale. Contro di lui c’è stata una sommossa social con l’hashtag #جمهور_الهلال_يرفض_اليغري (“i fan dell’Al-Hilal rigettano Allegri”). Il tutto nonostante in Arabia si corra coi cammelli con gare spesso decise al fotofinish, con acciughina che potrebbe esportare il corto muso con la gobba.

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Il Milan ha salutato Ibra, Maldini e Massara, i tifosi sono disorientati e lo hanno fatto notare. Il mercato c’entra ma non è il vero motivo, tra Cardinale e l’ex bandiera non c’era feeling - come cantava Cocciante - e alla fine è rimasto solo Pioli, che ora dovrà dimostrare di avere tutto in mano anche senza la presenza mistica se pur aleatoria di Zlatan. Vediamo anche che mercato sarà, perché l’Inter punterebbe Milinkovic-Savic.

Certo è che se appena Tare se ne va a Sarri cedono il miglior centrocampista che ha l’ambiente laziale diventa caldo e fumante, servono acquisti per lo Scudetto, sennò anche riandare in Champions sarà un miracolo. Come un miracolo serve per sapere chi sarà il nuovo allenatore del Napoli. Perché De Laurentiis prima ha detto che il suo casting era da 20 nomi, poi da 49. In città si dice tutto e il contrario di tutto e nel frattempo anche Giuntoli potrebbe andare alla Juve, i discorsi potrebbero riaprirsi.

I giornali oggi sono tutti per Silvio, Fine del Giuoco per il Corriere dello Sport e Ho visto un Re per Tuttosport. Tante coppe e un unico rimpianto: quando eravamo all’apice del successo mondiale siamo rimasti a guardare gli inglesi commercializzare il calcio in tv meglio di noi, ma oggi all’estero la squadra più conosciuta e apprezzata resta il Milan proprio per quell’impronta che Silvio riuscì a darle alla fine degli anni ‘80. Che tempi.

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