TRA DOLCETTI E STREGHE

TACKLE DURO – Il derby dei media sulla contestazione dei calciatori del Milan a Pioli

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La panchina bollente ora è quella di Mr 19º Scudetto, che viene criticato ai microfoni dal capitano e in campo da Leao e Giroud. Senza Maldini è rimasto a fare il parafulmine
Redazione Derby Derby Derby

di Roberto Dupplicato -

Napoli-Milan ha divisa il pubblico tra quelli che ce l’avevano con Garcia perché l’ha preparata male e quelli che ce l’avevano con Pioli perché l’ha gestita peggio. Le sostituzioni dell’allenatore del Milan erano già nell’occhio del ciclone della tifoseria e dopo la notte del Maradona non perdonano nulla e sui social scatenano la loro rabbia. L’incredibile Scudetto vinto soltanto un anno e mezzo fa oggi è il passato e il mister tatuato si ritrova sotto accusa e sfiduciato dalla critica e dai suoi calciatori. A giugno forse Maldini voleva cambiarlo, aveva annusato che forse fosse finito il ciclo. Ma i ribaltoni in società hanno portato fuori lui e non l’allenatore. A quel punto il mercato è stato buono, la partenza del Milan in campionato è stata discreta, ma sul borsino dell’allenatore pesano lo scivolone nel derby e i passaggi a vuoto in Champions, visto che il Milan in tre partite non è riuscito a fare neanche un gol.

Già l’anno scorso il Milan è arrivato quinto, ma la Juve ha preso 10 punti di penalità per il caso plusvalenze e così le porte della Champions si sono riaperte per il Diavolo: che però valeva il purgatorio dell’Europa League. E poi c’è la questione Ibrahimović: si parla da tempo di un suo possibile coinvolgimento nell’area tecnica, visto che era accanto a Pioli dopo lo schiaffo derby: ma lui non accetta. Perché? Non ci crede?

Questione di soldi? Questione di ruoli?

Mistero che non fa altro che minare la credibilità di Pioli, visto che ormai non si può nascondere che lo spogliatoio del Milan sia una polveriera. A Parigi Calabria ha criticato l’allenatore parlando di un atteggiamento tattico troppo sbilanciato, dando corda alle critiche di Capello e di dice che Pioli si è (“tra virgolette, eh”) “montato la testa”, perché ha affrontato Mbappè a viso aperto e ne ha presi tre. E poi c’è stata la schizofrenica partita di Napoli, dove il Milan è andato in vantaggio due a zero ma ha subìto la rimonta azzurra. Il patatrac mediatico però si è avuto per i cambi, visto che Giroud ha platealmente contestato la scelta dicendo “perché?!” a favore di telecamera è Leão è stato ripreso mentre si dirigeva “minacciosamente” (“tra virgolette, eh…”) verso la panchina coi compagni che lo trattenevano a fatica.

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Così il dubbio è: Pioli ha perso la fiducia dei suoi calciatori? Lui ha dato ai suoi 48 ore di riposo, un po’ come a dire “è meglio che ci rilassiamo un po’ tutti” (“sempre tra virgolette, eh…”). L’Inter prima in classifica aumenta la pressione mediatica, sulla Gazzetta per Halloween ci sono i dolcetti per Lautaro che era alla cerimonia del Pallone d’Oro di Messi tra i classificati, e le streghe per Leao che “è nervoso e con Pioli ha dovuto chiarire”. Su Tuttosport “il Milan si interroga” e per il mister è “l’ora più buia”. Una volta era on fire.

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