JUVE, DOPO DYBALA...

TACKLE DURO – Il derby dei media sulla libertà di Chiesa

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L'esterno a Torino e da molti tifosi della Juventus è considerato per i numeri quasi scarso ma sa benissimo che il suo rendimento è stato negativo per colpa di Allegri e che dopo un grande europeo può tornare a chiedere cifre da top player.
Redazione Derby Derby Derby

La Juve l'anno prossimo potrà contare su Federico Chiesa? Per ora a Torino il mistero è fitto, i tifosi sono disillusi e la società è un po' arrabbiata. Federico Chiesa per adesso allontana il rinnovo con la Juventus e gioca al rialzo, lasciando alla società l'amarezza mediatica di scoprire di non saper gestire un talento come il suo, che rischia di scappare via a zero, oppure di finire a Napoli da Conte e De Laurentiis, cosa che Giuntoli vede peggio che perderlo a zero. Momento difficile alla Continassa, la società deve subire le scelte del giocatore e non può imporre il proprio gioco.

Chiesa è stato sacrificato tatticamente da Allegri

L'allenatore di Livorno è stato fortemente criticato da chiunque apprezzi il gioco del calcio, proprio perché non ha saputo sviluppare il talento dell'esterno più forte d'Italia, per metterlo invece al servizio di Kostic in un rigidissimo 352 dove, a sinistra, ci si cannibalizzava a vicenda. Anche per questo in nazionale abbiamo visto un alto Federico Chiesa che non solo liberava il suo talento ma poi andava i microfoni a demolire la filosofia catenacciara del mister delle finali di Champions di 10 anni fa...

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Chiesa è richiesto dal Napoli, perché per Conte sarebbe l'erede naturale di Clara e dalla Roma. Ma i suoi estinatori all'estro potrebbero crescere se ci fossero le stesse prestazioni offerte nel torneo continentale per nazioni tre anni fa quando, insieme al blocco zemaniano, contribuì a far vincere l'Italia. Chiesa sa che dopo un europeo lo vorrebbero anche club come il Bayern o il PSG, ma lui e il suo staff ci vogliono provare e spiace tanto se la Juve voleva furbescamente far rinnovare il giocatore, in scadenza nel 2025, prima dell'europeo.

Ovvio che Chiesa dica no a un rinnovo ponte, prenda tempo e chieda più soldi sull'onda dell'entusiasmo di prestazioni con la maglia azzurra che sarebbero viste da tutto il mondo. Ma questo è un segnale di come la Juve abbia perso la sua posizione dominante che fino a qualche anno fa la vedeva vincere scudetti uno dietro l'altro e trattare i giocatori delle altre squadre. Tutto distrutto dalla gestione in solitaria di Agnelli che da quando ha allontanato Marotta nel 2018 e si è speso tutto per CR7, ha depauperato tutto, riducendo il club a non avere forza contrattuale. Fino alla fine? Sì, ma che finaccia...

E poi c'è la questione tattica, adesso arriva Thiago Motta e lui saprebbe sicuramente come utilizzare un talento come quello di Federico, quindi tocca alla Juve saper fare la società e riuscire a trattenere i suoi talenti: siamo sicuri che le coccole piacciono all'esterno azzurro ma devono anche garantirgli un libero Chiesa in libero Stato tattico. Attenzione poi a quelli che dicono "eh nelle ultime due stagioni Chiesa ha avuto numeri scadenti". Perché i numeri da soli non dicono tutto, vanno letti, e il talento di Chiesa è indiscutibile: chi lo prende fa sempre un affare e poi va ricordato che le ultime stagioni le ha giocate, forse, non essendo al massimo delle motivazioni con un allenatore che non credeva in lui.

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